DEPURATORE, ALLE FONTANELLE ANCORA UN MESE DI PUZZA

Si era costituito un comitato, “Basta puzza”, un nome esplicito e diretto scelto dai residenti del Rione Fontanelle per chiedere a gran voce di eliminare gli odori insopportabili che fuoriescono dal depuratore. Erano arrivate assicurazioni da parte del presidente dell’Atac Massimo Belvederesi ma ad oggi, con il ritorno del gran caldo, i residenti sono costretti, per non essere tormentati dall’aria irrespirabile, a tenere le finestre chiuse e fastidio e disagio si moltiplicano.

“Anche questa estate – lamenta Michela Fabi del comitato – dopo promesse da marinaio, ci troviamo di nuovo con il depuratore che ci costringe a serrare le finestre. Cari amministratori venite a farvi una passeggiata e a respirare a pieni polmoni lo schifo e la puzza. Alla vergogna non c’è fine”.

Il progetto dell’Atac, dal costo di 1 milione e 171 mila euro per 330 giornate lavorative iniziate lo scorso luglio, prevede l’ampliamento della vasca di decantazione dei fanghi così da abbattere, anche se non del tutto, la fuoriuscita delle puzze.

“I tempi dell’intervento – informa Belvederesi – si sono inevitabilmente allungati. Il collaudo dovrebbe avvenire entro la fine di luglio. Mi rendo conto di cosa significhi in termini di disagio per la popolazione del rione, ma l’emergenza sanitaria ci ha bloccato”.

Speriamo che la fine di luglio sia l’ultima scadenza e che finalmente alle Fontanelle si possano aprire le finestre senza tapparsi il naso.

Una risposta

  1. Mariano Pallottini ha detto:

    …nell’ampliamento del nuovo depuratore, forse si nascodeva(?), e tuttora si nasconde(?) non il poter respirare finalmente, dopo anni di sofferenza insopportabile, semplicemente un “potenziale acquisizione” di nuove acqua-nere da depurare, con tutte le conseguenti ulteriori problematiche, tutt’altro eliminate, ma, così procedendo, ACCRESCIUTE. Auguriamoci che così non sia, per il “bene” di tutti !
    Verificheremo ciò il giorno del suo collaudo ufficiale….e se le ipotesi fatte dovessero corrispondere a verità, allora i cittadini di zona Fontanella e d’intorni, nonostante le promesse loro fatte, non hanno altra strada da percorrere, se non quella di denunciare tali “obbrobri” alle autorità preposte alla loro salute.

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