Da Daniele Salvi riceviamo e pubblichiamo:
Di fronte ad una manovra lacrime e sangue, che incide pesantemente sulla vita dei cittadini e conseguenza dell’eredità lasciata dal governo Berlusconi, gli esponenti del centrodestra provinciale non hanno parole da spendere se non per esternare senso di rivalsa e rancore. Chissà se Capponi e Massi, di fronte alle misure di Monti, avrebbero detto le stesse cose se la Provincia l’avessero governata loro? Ci vuole un po’ più di serietà. E’ legittimo avere individualmente idee difformi anche dal partito in cui si milita, ma è un po’ più difficile avere le stesse idee ed essersi candidati per governare la Provincia. Il presidente Pettinari non ha mai fatto mistero di non condividere l’idea del suo partito sull’abolizione delle Province, per cui la sua riflessione è in linea con ciò che ha sempre pensato. Non so se lo stesso può dirsi di chi si è candidato a governare la Provincia e ritiene giusto che venga soppressa o marginalizzata. La verità che il provvedimento che riguarda le Province è l’esempio migliore di cosa possa produrre la demagogia e il populismo. Alla fine della fiera il risultato della campagna contro i famigerati “costi della politica” sarà quello di aver soppresso il livello intermedio di governo d’area vasta per un risparmio stimato da un minimo di 35 ad un massimo di 200 mln di euro. Come si concilia la costante polemica di Capponi e Agostini sul fatto che la Provincia dovrebbe fare di più con la loro posizione che condivide la soppressione o la riduzione delle Province ad una superfetazione istituzionale senza funzioni reali e significative? Benchè si possa pensare ad una abolizione di questo livello di governo e alla sua sostituzione con un organismo intermedio ad elezione indiretta, non si può non constatare come su tutta la materia del riordino istituzionale, che va affrontata con serietà perché stiamo parlando di come si organizza la nostra democrazia, ci si continui a muovere con superficialità e con il rischio serio di produrre danni costosi, al posto di efficienza amministrativa e contenimento della spesa L’organizzazione della democrazia non può essere oggetto di scelte dettate dalla pressione dell’emergenza. E’ legittimo far decadere per decreto rappresentanti eletti dal popolo? Io non credo, dal momento che non sono state violate leggi in vigore. Ciò rappresenta un precedente per certi versi inquietante. Per questo ritengo, come hanno avuto modo di evidenziare illustri esperti della materia, che una soppressione delle Province può solo avvenire per via costituzionale. Intanto si prenda la Carta delle Autonomie e la si approvi. Almeno potremmo dire di aver riformato secondo una certa logica l’insieme della materia.