DALLA PROVINCIA DI MACERATA STOP AI PAGAMENTI DELLA TASSA DI BONIFICA

Il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha creato  un gruppo di lavoro, formato dal segretario generale e dai dirigenti dei vari settori, per presentare entro lunedì al Consorzio di bonifica del Musone, Potenza, Chienti, Asola e Alto Nera la richiesta formale di sospendere immediatamente tutti i ruoli emessi nei giorni scorsi a carico di circa 40.000 aziende catastali, fino a quando il “piano di riparto” non sarà approvato dall’amministrazione provinciale. La cosiddetta “tassa sulla bonifica” non si pagava più da circa otto anni, ma la Regione Marche, con la finanziaria del 2010, ha riassegnato ai Consorzi di bonifica il compito di provvedere alla manutenzione dei corsi d’acqua. “E ha commesso un errore” ha sottolineato Pettinari. Dal canto loro i Consorzi hanno pubblicato il “piano di riparto” consistente in uno studio riguardante appunto lavori di manutenzione e monitoraggio di fossi e torrenti, ma senza indicare né le località interessate, né i benefici conseguenti, né tanto meno quali aziende agrarie o meno ne fossero coinvolte. Sulla base di questo “piano” hanno emesso le bollette di pagamento dei tributi. “I Consorzi – ha sottolineato Pettinari – dovrebbero occuparsi solo della parte irrigua e di conseguenza, chi ne beneficia, dovrà versare la tassa conseguente. Per i corsi d’acqua di competenza dei proprietari dei terreni agricoli la manutenzione è a carico dei privati. Se il privato non interviene è la pubblica amministrazione che si deve sostituire al privato individuando poi gli oneri da fargli pagare”. Il presidente Pettinari ha poi sottolinenato la necessità di eliminare gli enti intermedi, dai Consorzi di Bonifica, alle  Comunità montane, Erap, Ato, Ersu. ” In pratica – ha detto – vanno sciolte tutte le società partecipate, di cui in provincia di Macerata stiamo facendo il monitoraggio. Se ci sono iniziative importanti da portare avanti, questo non deve comportare la delega di competenze ad altri, creando un bosco di enti con costi aggiuntivi ma anche confusione. E questo era previsto nel programma varato alla Regione Marche come ho ricordato al presidente Spacca e all’assessore Marcolini”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *