Disoccupazione al 6,7% (46.000 persone in cerca di lavoro rispetto alle 19.000 del 2007 pre-crisi); 27,6 milioni di ore di cassa integrazione, “ancora a livelli altissimi”, e pari, stando a “stime prudenti”, a 20.000 lavoratori cassintegrati; 10.000 lavoratori in mobilità per crisi aziendali; un aumento “prepotente” dei “contratti precari”, con solo il 9,3% di contratti a tempo indeterminato. Sono questi i numeri del rapporto Cgil Marche relativo al 2011 illustrato in una conferenza stampa ad Ancona. “Un quadro a tinte fosche – ha detto il segretario regionale Gianni Venturi – e ampiamente sottovalutato dalla classe dirigente. Lo scarto tra la rappresentazione che viene data dell’economia marchigiana rispetto alla realtà è notevole”, e “le prospettive 2012, con il Pil Marche in calo dell’1,6-1,8%, si presentano estremamente preoccupanti, prefigurando uno scenario depressivo in cui un recupero rispetto al periodo pre-crisi è di là da venire”.