“Cari Colleghi, con la presente intendo rappresentarvi l’estremo disagio con cui, in questi ultimi tempi, sto portando avanti l’incarico di Presidente di questo Consiglio, attività che dovrebbe costituire onore e vanto per ogni cittadino civitanovese per l’opportunità che essa offre di appassionarsi alla cura degli interessi della nostra bella città.
Tuttavia recenti episodi relativi a vicende giudiziarie legate al “legittimo esercizio del diritto di critica politica” che hanno visto coinvolto il sottoscritto, peraltro assolto in numerosi analoghi episodi giudiziari, hanno fornito spunto ad alcuni consiglieri, la Federazione di Centrodestra, di evidenziarne la figura di “imputato” in detto procedimento, proclamandone l’inidoneità a presiedere questo onorevole consesso.
Ringrazio le forze politiche ed i consiglieri di maggioranza che mi hanno, privatamente e pubblicamente, espresso la loro solidarietà ed il permanere di una forte condivisione di una comune battaglia per la trasparenza e la legalità. Li ringrazio ma non basta. Si aggiunge, infatti, a tale circostanza, peraltro reclamizzata con manifesti pubblici ad ulteriori finalità denigratorie, anche la situazione di conflittualità permanente tra le diverse forze politiche, in una costante sfida “all’OK Corrall” che avvelena il clima politico comunale, impedisce una serena discussione ed un corretto svolgimento delle funzioni consiliari.
Questo clima si riversa sulla città e si trasforma, quasi esclusivamente da una parte, in criminalizzazione giustizialista dell’avversario politico, colpendo, in questo modo, direttamente le persone. Così si arriva alle scritte ed alle minacce contro il Sindaco ed il Vicesindaco, ma soprattutto ad una situazione mai vissuta a Civitanova.
Rispetto della persona, trasparenza e partecipazione erano e sono i riferimenti concreti che ho assunto, davanti a tutti voi, all’inizio del mio mandato. Per tutte queste ragioni è mia intenzione rimettere il mandato nelle mani del Consiglio comunale perché possa pronunciarsi sul permanere della fiducia nel ruolo da me ricoperto. Ciò nella convinzione che solo in tal modo potrò assolvere serenamente alle funzioni assegnatemi ad inizio legislatura e dare un segnale forte all’intera cittadinanza.
Intendo, quindi, richiedere nella prossima seduta consiliare una approfondita discussione ed un pronunciamento in merito, non avendo alcuna difficoltà a presentare le mie dimissioni da Presidente del Consiglio qualora debba cogliere, da tale occasione di confronto, anche al di là del voto, il benché minimo sospetto del venir meno oltre che dell’affidamento sulla correttezza del mio operato, anche e, soprattutto, sulla reale volontà di invertire questo pericoloso degrado del livello di confronto politico-amministrativo a Civitanova Marche.”