#COSECHESIDICONO…MUOVERSI DI NOTTE

Sabato sera. Civitanova. Fine maggio. Una miriade di persone. I locali del centro, il lungomare pullulano di voci, di volti, di acconciature, di abbigliamenti più o meno stravaganti, più o meno audaci. Tante le battute rubate in ordine sparso da cui si potrebbero avviare tanti ragionamenti e riflessioni. Una varietà umana non da piccolo paese di provincia, quale in realtà è, ma da città, con tutte le storture e le contraddizioni dei grandi agglomerati.
Civitanova si conferma calamita e attrazione per tutto il circondario. In tanti scelgono di confluire nella nostra città, a volte non si sa bene perché, si rimane nei pressi dei locali a chiacchierare in piedi bevendo qualcosa, in genere nulla più.
Le macchine si imbottigliano uno dietro l’altra e spuntano fuoriserie forse tenute in garage durante la settimana, e soprattutto un florilegio di fuoristrada con dentro una o al massimo due persone.
Lo so che il discorso dei suv è sin troppo battuto, ma questa tendenza di dotarsi di una macchina con caratteristiche adatte a percorsi impervi ed esotici, che definirei una sorta di pullman personale, è ancora molto viva e non sembra che si stia invertendo la rotta, malgrado i costi non siano allineati alla condizione di crisi sociale.
È una delle tante contraddizioni della nostra società, chi gira da solo con un cosiddetto “macchinone” e chi non automunito si chiede: “ma un autobus di notte perché non si può trovare?”. A porsi la domanda è un giovane che viene da uno dei paesi del circondario dove i mezzi pubblici sono scarsi e soprattutto non coprono gli orari notturni quando la mobilità è legata non a esigenze lavorative ma decisamente più leggere, il sano divertimento, il piacere di tirare tardi, magari anche la libertà di bere una birra in più.
I gestori dei locali, gli organizzatori di manifestazioni di grande richiamo potrebbero cogliere lo spunto da questa richiesta di servizi per coordinare l’offerta e consorziarsi per proporla, magari in occasioni di iniziative particolari che richiamano un pubblico giovane.
Ne gioverebbe la sicurezza, la mobilità, e il divertimento. Il popolo della notte ringrazierebbe con calore.

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