CORVATTA, “UNA SCELTA PRETESTUOSA” QUELLA DELL’UNIVERSITÀ DI MACERATA”

universita-di-macerataE’ fin troppo ovvio ricordare che nessuno, a Civitanova, è stato contento per la dipartita del corso di laurea in mediazione linguistica dell’Università di Macerata. E’ corretta però l’interpretazione che nei giorni scorsi ne ha dato il vicesindaco Giulio Silenzi, cioè che sia stata una scelta pretestuosa ed estesa a tutte le sedi esterne dell’università maceratese. Qualunque persona di buon senso può capire come sia pretestuoso che il ritardo di un mese nell’assegnazione di materiali per 10.000 euro di valore, su una vicenda che ha prodotto svariati milioni di introiti per l’ateneo, è cosa trascurabile. Non è corretto, invece, come ha fatto Edoardo Giordano di Assocommercio, effettuare paralleli con un’altra università, con altre discipline, come Camerino e il suo corso di architettura ad Ascoli. Quello stesso ateneo, proprio per il rapporto che si sta instaurando con Civitanova, sta dimostrando una politica completamente diversa rispetto a Macerata. Il paragone va fatto invece con Fermo, dove pure c’erano corsi dell’ateneo maceratese che sono stati portati via.
A Giordano faccio presente che, se proprio deve trovare delle responsabilità, anche se ribadisco che l’Università se ne sarebbe andata comunque, forse deve darle alla precedente amministrazione di cui lui era un esponente. E’ in quegli anni che sono maturati ritardi, carenze e dissidi che hanno fornito il pretesto utilizzato per lasciare Civitanova.
Tutti i commercianti, e tutti i civitanovesi, oggi sono invitati ad un dibattito che ci veda protagonisti di un cambiamento, che si sostanzia con l’accordo imminente con l’Università di Camerino e con i progetti per il centro storico che in parte abbiamo già illustrato alle associazioni di categoria.
Ora non serve aggrapparsi al passato e rincorrere ciò che non esiste più. Dobbiamo riprogettare il futuro ed esserne protagonisti. Invito quindi le categorie a ragionare su centro commerciale naturale, sui piani di rifacimento centro storico, inoltre a breve invieremo tutte le realtà produttive del territorio a ragionare su un nuovo rapporto con l’ateneo di Camerino.
Una collaborazione che andrà nella direzione che tutti auspichiamo per l’italia, quella dell’innovazione e della competitività. La sfida da raccogliere non è fare economia in maniera tradizionale, e certo era un vantaggio la quantità di studenti di mediazione linguistica a Civitanova. Ora dobbiamo sforzarci di cambiare noi stessi, accogliendo opportunità, know how e stimoli che un’università vivacissima e moderna come Camerino può offrire. Questo è il terreno vero su cui confrontarci, questa la vera sfida. Noi l’abbiamo lanciata, aspettiamo che venga raccolta e rilanciata.

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