“Meraviglia la posizione assunta da Cognigni e Rogani per quel che riguarda i compensi doppi di Flavio Rogani a Gas Marca.
La posizione da loro assunta e difesa nonostante alcuni confronti, nonostante loro dichiarazioni di senso diverso durante l’ultima assemblea di Ga Marca non tiene conto della situazione attuale italiana, del comune di Civitanova Marche e delle due aziende partecipate.
Se in tempi di vacche grasse sarebbe stato normale e legittimo pensare ad un compenso adeguato per chi svolge un compito, in una situazione di grave crisi economica delle famiglie e degli enti che siamo chiamati a governare, chi si assume l’onere di una responsabilità amministrativa che è anche politica deve sforzarsi di
proporsi in sintonia con la situazione.
La rinuncia all’indennità operata dal sottoscritto e dal vicesindaco non hanno il sapore del bel gesto dimostrativo ma sono un segnale di solidarietà nei confronti della nostra comunità tutta in un momento di crisi e la sottolineatura che la politica non sottovaluta la gravità di tale crisi.
Abbiamo cioè tracciato un preciso indirizzo politico che riteniamo essenziale in questo momento storico per la sinistra di governo a Civitanova.
Ciò non signiifica certo che tutti si debbano azzerare le indennità, ma che comunque la linea che deve essere condivisa è quella che va per lo meno nella direzione della riduzione dei propri emolumenti ed una particolare attenzione, in una società che abbiamo tutti criticato per il clientelismo ed il nepotismo delle assunzioni, a non produrre ulteriori costi aggiuntivi di personale se non indispensabile.
Cognigni e Rogani si sono candidati da politici alle ultime elezioni comunali e da politici, oltre che per la loro indubbia competenza, sono stati designati all’atac ed a gas marca, non possono quindi nel loro ruolo opertativo sentirsi investiti puramente di un incarico manageriale senza vincoli se non quelli di una corretta gestione
economico amministrativa della funzione, a maggior ragione in un momento in cui è aperta una concreta discussione in maggioranza sul destino delle aziende partecipate civitanovesi.
Essi sono tenuti a testimoniare nel loro ruolo il messaggio politico che questa maggioranza deve trasmettere, se vogliamo che le persone credano ancora nella gestione della cosa pubblica e nella sinistra, essi sono tenuti a testimoniare personalmente la vicinanza con tutti coloro che nella città sofrono la crisi e faticano ad arrivare a fine mese.
Essi non sono dei consulenti come altri, magari vicini idealmente alla sinistra, ma chiamati a svolgere un ruolo puramente tecnico, tanto è vero che sono legittimati a pieno titolo a partecipare al dibattito interno al centrosinistra sul destino delle partecipate; debbono quindi assumersi la responsabilità che questo doppio ruolo comporta.”