CORVATTA, PER CONTRASTARE EPISODI CRIMINALI NECESSARIA UNA MAGGIORE PRESENZA DELLE FORZE DELL’ORDINE

Il ripetersi di numerosi episodi di criminalità nelle ultime settimane in città non può lasciarci indifferenti. La raffica di furti in appartamenti ed esercizi commerciali, che con preoccupante regolarità si stanno verificando, hanno interessato tutti i quartieri del territorio comunale. Una situazione che sta diventando insostenibile e che impone una maggiore attenzione da parte delle istituzioni statali ed una più corposa presenza qui a Civitanova.
La nostra città è la spina dorsale produttiva della provincia di Macerata. Oltre al danno sostanziale, per chi subisce furti e danneggiamenti, ce n’è uno di immagine, che tutta la comunità subisce. Quest’estate abbiamo avuto una proficua collaborazione tra le forze dell’ordine per il contrasto della criminalità, ma ciò, in questo momento, non basta più. Per quanto di competenza del comune, stiamo esaminando alcune idee che possiamo e dobbiamo trasformare in azioni da mettere in campo a breve. Ma senza l’attenzione dello Stato, e quindi di tutte le forze di polizia, rischiamo che il senso di insicurezza dei cittadini diventi un peso insopportabile, oltre che un freno a quel rilancio della città al quale stiamo lavorando intensamente.
Un rilancio che sta passando per un profondo rinnovamento dell’impostazione urbanistica della città, per una riforma delle modalità di azione dei servizi sociali, per una nuova e diversa impostazione culturale del lavoro della pubblica amministrazione. Abbiamo gettato semi importanti che, ne siamo convinti, produrranno effetti positivi e benefici. Non possiamo farci tagliare le gambe dal problema sicurezza.
In questo momento è soprattutto necessario non dividersi. Viviamo un periodo in cui è facile giocare con le paure della popolazione, cercare un colpevole a tutti i costi, un capro espiatorio contro il quale sfogarsi. E’ facile puntare il dito, magari affiggere manifesti di rara ipocrisia, persino da parte di chi ha amministrato questa città, ma null’altro faceva che dichiarare la propria impotenza sugli stessi problemi sui quali oggi pretende di dare lezioni.
Non dobbiamo pensare di trovarci su due fronti opposti: i cittadini da una parte, con i loro problemi e i loro timori, e la pubblica amministrazione dall’altra. Chi si preoccupa della sicurezza e chi se ne disinteressa. Non abbiamo bisogno di puntare il dito contro un nemico, ma di stare dalla stessa parte, quella della legalità, contro ogni forma di criminalità, piccola o grande che sia.

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