CORVATTA INCONTRA IL SINDACO DI ROSARNO ELISABETTA TRIPODI

ndrangheta-minacce-a-sindaco-di-rosarno-elisabetta-tripodi-dopo-arresto-di-roIl Sindaco di Civitanova Tommaso Corvatta ha ricevuto presso i locali di Palazzo Sforza Elisabetta Tripodi, primo cittadino di Rosarno, in Calabria,che è venuta nel maceratese ospite delle donne del pd per una presenza elettorale e per discutere di criminalità organizzata.

La cittadina è situata nella piana di Gioia Tauro, la zona della regione maggiormente controllata dalla criminalità organizzata: basti pensare che il porto di Gioia Tauro è il principale terminal a livello europeo di arrivo della cocaina.

Il sindaco di Rosarno è in prima linea nella lotta alla ‘Ndrangheta, che controlla anche l’immigrazione clandestina della zona, e per questo motivo ha subito diversi attentati.

Accompagnata dalla Caterina Pucci (visibilmente emozionata) di “Donne Democratiche” di Civitanova, l’incontro è avvenuto in un clima di grande cordialità.

Presenti, oltre al neo Commissario di PS di Civitanova Marche Roberto Malvestuto, il Vice Sindaco Silenzi e una ampia rappresentativa del PD cittadino, tra i quali i consiglieri Franco, Rutili, Iezzi, Postacchini e Colucci.

“Ho raccolto l’invito delle donne del PD della vostra zona con grande piacere, reputo essenziale confrontarmi con altre realtà. La mia esperienza di amministratrice è nuova: faccio il Sindaco della mia città solo da 2 anni, e mai avrei pensato che mi sarei occupata di politica nella mia vita; l’ho fatto soprattutto per contrastare il gravissimo fenomeno malavitoso della mia zona. Non è immediato comprendere la presenza della Mafia in un tessuto sociale: te ne accorgi solo quando pesti gli interessi e hai di ritorno segnali, non solo violenti, di ostilità. L’interesse della Mafia è quello di delegittimarti e fare fallire il tuo mandato, anche solo rallentando la tua attività.

La politica è un servizio e i politici non sono tutti uguali”, ha dichiarato il Sindaco di Rosarno.

Il Vice Sindaco Silenzi ha sottolineato l’importanza fondamentale di una cultura della legalità che contrasti la metastasi della criminalità organizzata, e ha ricordato la figura di Beppe Valarioti, segretario del PCI di Rosarno ucciso dalla ‘Ndrangheta nel 1980.

Il Sindaco di Rosarno ha concluso rimarcando che “il fenomeno mafioso si è radicato così in profondità nel mezzogiorno perché è stato enormemente sottovalutato in passato. Adesso non è sufficiente averne consapevolezza, è ancora più importante non avere paura”.

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