Ho ricevuto protocollata, dopo la conferenza stampa in cui si è denunciato il degrado della zona, la missiva da parte di alcuni residenti del centro. Non amo tornare sulla polemica, ma ritengo necessario puntualizzare alcuni aspetti. Ho trovato fuori luogo e del tutto ingenerose le critiche al comitato di quartiere pubblicate su alcuni organi di stampa, che danno conferme al sospetto che vi sia più attenzione alla critica che alla soluzione. Il comitato di quartiere, presieduto da Veronica Palestini, è sempre stato equidistante, senza schierarsi con l’amministrazione, proprio come è nelle finalità per cui tali organismi sono stati costituiti. Nello specifico, l’associazione ha più volte denunciato problematiche e cercato con l’amministrazione delle possibili soluzioni, proponendo per esempio, recentemente, l’operazione di controllo di prossimità. Mi piacerebbe che questi cittadini accettassero la sfida e collaborassero proprio con il comitato, anzichè attaccarlo ingiustamente, nella ricerca di soluzioni possibili. Ad esempio sarebbe auspicabile che tanta buona volontà si dimostrasse nell’adesione al progetto di Controllo del vicinato che proprio dal quartiere centro è stato caldeggiato e promosso. Una dimostrazione di come i cittadini, se vogliono, possono muoversi in maniera concreta, oltre che denunciare problemi.
La critica è preziosa, se supportata da un atteggiamento propositivo. Quando invece si denuncia una società allo sfascio, famiglie che non funzionano, locali che incentivano il degrado o addirittura la delinquenza, forze dell’ordine che non controllano, è impensabile pretende che il comune si faccia panacea di ogni male. Il sindaco, in conclusione, non ha fatto finta di non capire. Ho capito benissimo, ma di fronte alla polemica fine a se stessa è difficile rapportarsi.


———-

