CORRIDONIA 28 APRILE RASSEGNA D’ARTE CONTEMPORANEA

Il giorno 28 aprile, alle ore 18, sarà inaugurata nello spazio espositivo del Comitato Ricreativo Associativo Zona Industriale Corridonia (C.R.A:Z.I la settima edizione della rassegna d’Arte Contemporanea, che vedrà la partecipazione degli artisti: Ubaldo Bartolini, Giuseppe Rinaldo Basili, Ugo Caggiano, Cagliostro, Silvio Craia, William “Vivi” Medori, Mario Migliorelli, Riccardo Piccardoni, Leonardo Serafini, Sandro Trotti e Luca Zampetti, a cura del noto critico Daniele Taddei. La rassegna andrà avanti fino al 1 Maggio, con apertura dalle ore 18 alle 20, il primo maggio sarà visitabile nell’intera giornata.
“ La rassegna di quest’anno – ci ha precisato Taddei – avviene in occasione della Festa del Lavoro alla Zona Industriale di Corridonia. In questa mostra come ART CLUB STUDIO abbiamo voluto riconoscere quegli Artisti che hanno condiviso il nostro cammino e coloro che abbiamo accompagnato in mostre personali fuori e dentro il territorio Regionale. Certamente gli Artisti che ci sono vicino sono tantissimi, ma anche per loro l’ART CLUB STUDIO ha dato sempre prova di collaborazione inserendoli periodicamente nei vari appuntamenti sul territorio”.
“ Questa parola territorio – ha risposto Taddei a una nostra domanda di specificazione – per noi dell’Associazione riveste un significato profondo perché mentre per molti che attestano che il territorio è un limite, una palude, non invece sosteniamo che questo sia una risorsa, una energia che ci permette il confronto, la conoscenza e la forza per proseguire nella ricerca, nella sperimentazione per la migliore affermazione. Gli Autori di questa mostra non hanno bisogno di presentazione e le opere debitamente selezionale costituiscono uno spaccato universale con linguaggi iconografici e aniconografici. Come sempre il Comitato C.R.A.Z.I.,mantenendo la proverbiale accoglienza ed ospitalità, offrirà la tradizionale cena con … polenta, fava, pecorino e porchetta … d’altronde festeggiamo il 1° maggio !!!”. Un appuntamento da non mancare per ritrovarci e dialogare sull’arte, sempre più meravigliosa quanto misteriosa”.

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