Ci sarebbe un tentativo di omicidio-suicidio all’origine del volo fatto questa mattina da una coppia di ragazzi, lui 23 anni, lei 18, precipitati da un viadotto lungo la strada statale 73 bis a Fossombrone. I due avevano avuto una storia durata qualche mese, finita l’autunno scorso, ma il ragazzo non voleva saperne di chiudere la relazione. Stamattina alle 5 ha aspettato la 18enne di ritorno da una serata con le amiche, l’ha picchiata e portata in auto sul viadotto, da dove forse ha tentato di buttarla giù. L’ipotesi dunque è che il ragazzo abbia spinto la sua ex per poi saltare a sua volta nel vuoto, oppure potrebbe averla afferrata ed essersi buttato insieme a lei oltre il parapetto. Sta di fatto che questa mattina ha atteso in auto la ragazza di fronte alla casa della studentessa a Cagli (lui è un muratore). Quando la giovane è arrivata ed è scesa dall’auto delle amiche, è entrato con lei nell’androne del palazzo, ha cominciato a discutere con lei, l’ha picchiata e costretta a seguirlo in auto. Lungo la strada, il 23enne si è fermato su una piazzola di sosta, ha chiuso l’auto con il telecomando e con l’ex fidanzata ha raggiunto il viadotto. A dare l’allarme è stata questa mattina intorno alle 7:30 la madre della diciottenne, che non vendendola rientrare ha cominciato e cercarla trovando delle tracce di sangue nell’androne. La donna ha avvisato subito i carabinieri, che hanno avviato le indagini. La coppia è stata poi avvistata da una persona che faceva jogging in un sentiero sotto il viadotto. La giovane è ora ricoverata in prognosi riservata dopo essere stata sottoposta a un intervento chirurgico. Lui ha riportato traumi e ferite guaribili in 60 giorni.