“La vicenda dell’autorizzazione rinnovata per gli impianti pubblicitari, con danno per le casse comunali – scrive Giorgio Palombini del Pd – è uno degli altri pasticci prodotti da una macchina amministrativa senza controllo. E assisteremo a tanti proclami di provvedimenti, ricerca della verità che non produrranno alcunchè. Invece bisogna affondare le mani in questa vicenda e chiarire i suoi lati oscuri: perchè il dirigente rinnova l’autorizzazione ben tre mesi prima della scadenza? Anche se la ditta privata ha prodotto l’ovvia richiesta di rinnovo, perchè tanta fretta da parte degli uffici comunali di rinnovare l’autorizzazione in ottobre 2009 considerando che la stessa sarebbe scaduta a gennaio 2010? E perché chi doveva conoscere il contenuto del contratto in scadenza non si è attenuto alla procedura di rinnovo nello stesso contratto indicata (necessità della preventiva delibera di Giunta) ?
Questi non sono tutti i dubbi da chiarire in questa vicenda, ma so già che la politica del centrodestra non porterà ad alcun chiarimento serio, limitandosi ad insabbiare tutto. Credo però che una prima valutazione della vicenda permetta di affermare che il rinnovo del contratto non ha alcun valore per il Comune e che pertanto lo stesso dovrà affrettarsi per bloccare ogni attività legata al suddetto rinnovo privo di valore vincolante per il Comune. Altrimenti sarebbe come accettare passivamente quanto accaduto, comprese le condizioni economiche svantaggiose rispetto al
passato. Se, infatti, come afferma Morresi questa tematica non è passata in esame a lui e a tutta la Giunta e se, come è facile verificare, non esistono delibere di Giunta precedenti al rinnovo che autorizzino il Dirigente ad impegnarsi per altri 6 anni con la stessa ditta, vuol dire che il rinnovo non ha valore vincolante per il Comune e che il vecchio contratto oramai è scaduto. Pertanto la situazione imbarazzante che si è venuta a creare non è sanabile nemmeno mettendo toppe al rinnovo fatto senza autorizzazione della Giunta. Non si tenti di creare rattoppi che non si reggono in piedi. Se il contratto è scaduto ci si comporti di conseguenza nel rispetto della legge. Prioritario appare, però, il fatto che occorre un atto formale della Giunta che congeli la gestione degli impianti pubblicitari oggetto del contratto. Staremo a vedere ma visto come sono andate alcune situazioni paradossali in passato, senza alcun tipo di provvedimento preso dall’Amministrazione, non c’è da stare tranquilli. L’Amministrazione fino ad ora si è sempre girata dall’altra parte, facendo finta di non vedere. Qui, però, ci sono in ballo cartelloni pubblicitari 6×3 ben visibili. E se la pubblicità è l’anima del commercio, non sembra esserlo per le casse comunali”.