CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO E ALLA LUDOPATIA, FA DISCUTERE L’INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Nel Consiglio comunale del 16 ottobre u.s., si è discussa la mozione sulla modifica del regolamento comunale che disciplina le sale gioco e il gioco d’azzardo, e, dopo più di un’ora di discussione, accesa e partecipata, la mozione fu respinta dalla maggioranza, riferendosi a mancanza di elementi normativi chiari e a difficoltà nell’affrontare in tempi brevi problemi di tale complessità. La maggior parte degli interventi, trasversalmente, hanno evidenziato infatti la complessità del problema e la sua drammatica implicanza sociale, tant’è che, oltre all’assessore Borroni, competente per il Commercio, e alla consigliera Moira Rossi, presidente della commissione commercio, sono intervenute anche l’assessore Capponi, competente per i Servizi Sociali e la consigliera M.Cristina Ruffini, presidente della Commissione sociale, e quest’ultima, nel suo intervento, aveva garantito l’attivazione dei lavori della sua commissione per la modifica del regolamento (si vedano i verbali del consiglio e la registrazione della diretta streaming). Che fine hanno fatto questi impegni, se oggi leggiamo che “Il comune di Civitanova Marche (Mc) ha convocato … un incontro, fortemente voluto dal consigliere Monia Rossi, presidente della Commissione Commercio, con le principali associazioni di categoria per discutere delle modifiche da apportare al regolamento che disciplina il gioco lecito sul territorio”. … presenti all’incontro, per il Comune, anche l’assessore Borroni e il consigliere Marzetti? Non era quello che era stato detto in consiglio comunale! Come si fanno ad incontrare le associazioni di categoria che si occupano di sale gioco e slot, senza coinvolgere le associazioni che si occupano delle problematiche legate alle conseguenze del gioco (la ludodipendenza patologica) e senza coinvolgere l’assessore e la commissione competente, cioè quella sociale? Come mai all’incontro non era presente l’Assessore ai Servizi Sociali e la Presidente della commissione sociale? Come mai non sono stati invitati tutti i componenti delle due commissioni e non solo quelli di maggioranza (e peraltro solo limitatamente alla commissione commercio), dal momento che in consiglio comunale era stato garantito che su questo tema, così delicato, importante e sensibile, si sarebbe lavorato in modo condiviso (cfr. per esempio, l’intervento del consigliere F. Rogani e di M.C. Ruffini)? Evidente che questa Amministrazione, o almeno alcuni componenti di essa, intende procedere per blocchi monolitici, anche per problemi così complessi, e manca di rispetto al ruolo stesso del consiglio comunale e finanche alla stessa maggioranza che la sostiene, disattendendone le promesse.
Nota stampa di Mirella Franco, Consigliere comunale per il Partito democratico, vicepresidente Commissione sociale

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