CONSIGLIO COMUNALE APERTO PER CELEBRARE IL GIORNO DEL RICORDO

Si è svolto questa mattina, presso l’auditorium del Liceo Leonardo da Vinci, il Consiglio comunale aperto per commemorare, nel “Giorno del ricordo”, le vittime delle foibe, alla presenza del Sindaco Ciarapica, del Presidente del Consiglio Morresi, dell’assessore Capponi e dell’assessore Gabellieri. Fra i consiglieri di minoranza erano presenti il Capogruppo PD Giulio Silenzi, il Consigliere PD Mirella Franco, Stefano Ghio e Pierpaolo Rossi, per il M5S Stefano Mei. Il Sindaco Ciarapica, nell’aprire la seduta, ha posto l’accento sulla necessità di mettere sullo stesso piano il giorno della memoria ed il giorno del ricordo, necessità derivante dal fatto che, secondo il giudizio espresso da Ciarapica, le vittime della follia nazista e quelle originate dal regime comunista del dittatore Tito non vengono equiparate dagli storici. Il Presidente del Consiglio Morresi ha riportato le parole del Presidente Mattarella, il quale ha invitato a non ignorare quello la storia ci ha insegnato attraverso il ricordo di episodi di ingiustificata violenza, come quella che ha portato all’uccisione di migliaia di Italiani con la tremenda modalità delle foibe. Purtroppo non si è fatto cenno, da parte di nessuno dei rappresentanti dell’amministrazione, all’odio razziale ed etnico che si trova alla base degli eccidi compiuti dai nazifascisti e dal regime comunista di Tito ed, in queste condizioni, è difficile cogliere l’appello ad una mancata equiparazione storica tra le vittime degli eccidi in questione. E certamente stride quanto dichiarato dal sindaco in occasione del giorno della memoria quando ha definito i campi di sterminio nazisti un periodo della storia “brutto e triste”, con l’enfasi con la quale Ciarapica, voluto celebrare il giorno del ricordo attraverso una contrapposizione ideologica tra fascisti e comunisti ed una sorta di classifica su quale eccidio fu più efferato e peggiore. La storia ha insegnato che strumentalizzare gli eccidi per farne una questione ideologica ha portato solo conseguenze negative, che non hanno fatto altro che alimentare i conflitti sociali. Apprezzabile l’intervento del dott. Lucio Sotte che, figlio di profughi istriani ha posto l’accento sulle origini storiche di un eccidio come quello delle foibe, ammettendo che non esistono ancora cifre precise derivanti dalle fonti storiche che ci possano dire, all’attualità, il numero effettivo di vittime di queste uccisioni, non mancando di sottolineare gli effetti negativi dei regimi totalitari in generale.

Dopo i rappresentanti dell’amministrazione, è stata la volta degli studenti che hanno presentato i loro lavori. Anche per il giorno del ricordo il manifesto è stato realizzato dalla studentessa Valentina Tentoni edÈ stato proiettando un intervento sulle foibe del critico d’arte Vittorio Sgarbi

Vera Spanò
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