CONGRESSO PD, IL CANDIDATO SEGRETARIO MONTESI SCRIVE AGLI ISCRITTI

massimo-montesidi Massimo Montesi, candidato alle segreteria provinciale del Pd
Il Congresso provinciale del Partito democratico rappresenta un passaggio politico fondamentale per costruire un partito autorevole, unito e forte.
Il Pd oggi ha nel segretario Pierluigi Bersani una guida sicura e una linea politica che sta trovando il consenso anche di chi ieri non la condivideva. Siamo il partito dei lavori, della dignità delle persone, della Costituzione e dell’unità nazionale.
A livello provinciale ciò avrebbe dovuto consentirci di essere più uniti, invece di cercare di ripetere con un anno di ritardo il confronto sugli schieramenti del passato.
Abbiamo bisogno di un partito che avanza proposte e che è presente nella società, che discuta e che assuma negli organismi le scelte. Essere uniti senza assumere decisioni può essere comodo, ma di certo non è utile né per il partito, né per la funzione che vogliamo svolgere a servizio dei cittadini.
E’ indispensabile una svolta decisa per superare la debolezza politica, di rappresentanza degli interessi legittimi e di autorevolezza di cui oggi soffriamo sul territorio.
Per questo ho accettato la candidatura a Segretario provinciale del Partito Democratico, responsabilità che con il consenso degli iscritti intendo svolgere con passione e determinazione.
Rimbocchiamoci le maniche!
Lavoriamo alla costruzione di un partito radicato, dove gli iscritti, le donne e i giovani siano protagonisti, dove i circoli siano vivi e organizzino iniziativa politica, dove i coordinatori diventino punti di riferimento. Lavoriamo al Forum degli amministratori e ad una grande Conferenza programmatica, dove i temi del nostro territorio siano dibattuti e dove si indichino le risposte. Recuperiamo e consolidiamo un rapporto con le istanze sociali, associative e economiche, ricostruiamo insieme una rete di relazioni e rapporti.
Sono convinto che il partito debba recuperare un ruolo di autonomia politica e culturale, senza sovrapposizione nelle funzioni tra chi si occupa di esso e chi è impegnato nelle istituzioni.
E’ necessario partire dai contenuti e dalle cose da fare, indicando a tutti gli iscritti un’agenda comune di lavoro. Così possiamo pensare di tornare a vincere e governare la Provincia di Macerata.
Dobbiamo diventare protagonisti di un nuovo progetto di governo del territorio e costruire su questa base una nuova ed ampia alleanza politico-programmatica che veda insieme a noi quelle forze che sono all’opposizione del Governo Berlusconi, a partire da quelle con le quali oggi governiamo le Marche, condividendo le stesse preoccupazioni e la stessa attenzione ai temi della legalità, del rispetto delle istituzioni e della tutela delle fasce più deboli.
Se le primarie saranno utile strumento a raggiungere questo risultato saremo i primi a proporle.
Serve innovazione e coraggio, perché grandi sono i problemi che vivono le persone e che interessano anche il nostro territorio. Facciamo del congresso l’occasione per avere una linea politica chiara, un segretario che sappia interpretarla e gruppi dirigenti plurali, ma uniti.
Con l’impegno di ciascuno sono sicuro che ce la faremo.

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