CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME. IL 10 GENNAIO IL PD PROPORRA’ UN EMENDAMENTO AL MILLE PROROGHE PER LE CONCESSIONI PORTUALI

concessioni“Martedì 10 gennaio, il Pd proporrà di inserire nel decreto Milleproroghe che inizia il suo iter alla Camera, una apposita norma che comprenda nella proroga al 2015 per il rinnovo delle concessioni (rinvio ottenuto grazie all’intervento del Pd) anche le concessioni in essere sul demanio portuale anche ad uso diverso da quello turistico-ricreativo per essere poi regolate dal decreto in corso di emanazione. Infondate erano pertanto le dichiarazioni entusiastiche di esponenti Pdl sulla presunta soluzione della intricata questione delle concessioni demaniali marittime parlando di “pericolo scampato”. Purtroppo non è così”. A sostenerlo l’on. Massimo Vannucci, Membro Commissione Bilancio Camera dei Deputati e Giulio Silenzi, Segretario Pd di Civitanova Marche. “Gli esponenti Pdl scambiano una delega fornita al governo, con la legge comunitaria 2010, come una soluzione definitiva. Le cose invece -si legge nella nota- stanno così: il Parlamento ha semplicemente delegato il Governo ad emanare un decreto legislativo entro 15 mesi (alcuni già trascorsi) per regolamentare le gare sulla base di alcuni principi. Purtroppo il governo Berlusconi non ha voluto affrontare come avrebbe potuto fare entro il 28.12.2011 con la Commissione Europea la questione fondamentale e cioè l’esclusione del comparto dalla direttiva servizi (Bolkenstein). Questa sarebbe stata la via maestra vista l’originalità del nostro sistema balneare. Considerando che l’esclusione dalla Blokenstein non è stata chiesta ora bisognerà fare le gare per il rinnovo delle concessioni che come detto, grazie ad una iniziativa del PD, sono state prorogate fino al 2015. Il decreto del Governo dovrà avere il parere del Parlamento e saremo attenti che vengano garantiti gli attuali concessionari per gli investimenti eseguiti, per l’avviamento, l’equo indennizzo, il possibile diritto di prelazione, la serietà e affidabilità dei concorrenti. Purtroppo però per il caso di Civitanova Marche riferito ai circa 60 concessionari dell’area portuale di pertinenza Comunale, la legge non è chiara sia per il rinnovo sino al 2015 che per la delega data al governo. Su questo però il comune di Civitanova in analogia con la legge nazionale ed in autotutela per contenziosi definiti altrove negativamente per l’amministrazione pubblica potrebbe congelare i rinnovi. E’ paradossale dunque che esponenti del Pdl esultino per una soluzione che non hanno mai saputo e voluto trovare dopo che il governo Berlusconi ha messo letteralmente in ginocchio l’intero settore “balneare” non dando certezze agli operatori e bloccando conseguentemente investimenti ed iniziative in migliaia di chilometri di spiagge italiane che sono uno dei maggiori patrimoni dell’Italia”.

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