CONCESSIONI DEMANIALI, GLI ONOREVOLI VANNUCCI E FAVIA CHIEDONO AL GOVERNO DI ESCLUDERE DALLE DIRETTIVE EUROPEE IL SETTORE DEI SERVIZI BALNEARI

La questione delle concessioni balneari va risolta immediatamente. Con questo spirito sono intervenuto alla Camera dei Deputati sottoscrivendo un ordine del giorno assieme all’on.Massimo Vannucci che impegna il Governo ad esperire i passaggi necessari affinché il settore dei servizi balneari per la sua unicità e originalità, per le funzioni di sicurezza e tutela che svolge possa essere escluso dalle direttive servizi 2006/23/CE. La materia delle concessioni marittime-balneari necessita di una legge quadro che sappia tenere insieme gli interessi degli operatori e dei consumatori rispettando la coerenza con la normativa nazionale ed europea. Oltre a questo è necessario tenere presente che il settore balneare è l’asse portante del nostro turismo e dell’offerta alberghiera, occupa oltre 30.000 operatori e rappresenta il servizio essenziale per la qualità della nostra offerta turistica. E’quindi strategico e urgente, per la crescita economica del Paese e per la qualità dell’offerta, che la normativa favorisca gli investimenti nel comparto: l’incertezza sulla definitiva regolamentazione inibisce gli investimenti necessari e qualsiasi ipotesi di regolamentazione deve favorire e tutelare gli investimenti effettuati. Sono quindi convinto che sia determinante favorire la sollecita approvazione della legge comunitaria 2010 che già contiene nel testo Senato la norma necessaria alla definitiva chiusura della infrazione europea. Non si possono più aspettare i tempi di un governo insensibile che perde tempo per favorire solo i propri interessi e quelli di poche altre categorie: multinazionali ricche e potenti che scalzerebbero in un attimo i nostri operatori balneari che da anni investono con sacrificio nel settore rendendo unica e tipica questa attività. Noi dell’Italia dei Valori pensiamo ai cittadini e al bene pubblico e quetsa è l’ennesima dimostrazione concreta. Con questo intervento vogliamo indurre il governo ad attivare in sede europea le procedure per l’esclusione del settore balneare della direttiva servizi comprendendo la materia nel decreto di revisione e verifica da emanarsi al più presto e comunque non oltre il 28 dicembre 2011 come previsto. Inoltre, abbiamo impegnato il governo a riprendere al più presto il lavoro del tavolo tecnico costituito presso il Ministero delle politiche regionali al fine di predisporre un disegno di legge quadro del settore da sottoporre all’approvazione delle Camere.

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