Può accadere ancora di tutto sia in testa che in coda al girone F della serie D, per cui l’ultima giornata sarà determinante per il destino di diverse squadre, Civitanovese compresa il cui rischio, beninteso, consiste solo nell’entrare nella griglia dei play out. In testa, il duello per la vittoria finale, sulla base dei risultati di domenica scorsa, è come si sa circoscritto al duo Samb, San Cesareo e mentre la formazione laziale gioca in casa contro il Celano, fermo da settimane al quart’ultimo posto e quindi inesorabilmente avviato agli spareggi salvezza, la Samb dovrà ottenere al Tubaldi di Recanati il lasciapassare per la promozione diretta in Seconda Divisione. La gara a seguito dell’ordinanza prefettizia di Macerata che limita l’affluenza dei tifosi della Samb, sarà trasmessa su Rai Sport.
Proprio questo è il risultato che interessa più da vicino la Civitanovese, dal momento che la sconfitta o il pareggio interno della Recanatese, anche se si dovesse determinare la sconfitta dei rossoblu a Città Sant’Angelo, in casa cioè della Renato Curi Angolana, e la contemporanea vittoria dell’Amiternina, fra la Civitanovese, che rimarrebbe ferma a 39 punti, e la Recanatese, che con il pareggio salirebbe a 30 punti, si verrebbero a determinare più degli otto punti previsti nel comunicato ufficiale n. 40 del 25 ottobre scorso, ai fini dell’abbinamento fra la formazione che si piazza al tredicesimo posto e quella che occuperà il sedicesimo posto. In quel caso, per la quarta retrocessione, considerato che il Città di Marino e il San Nicolò sono già in Eccellenza, la decisione scaturirà dal risultato che verrà fra il doppio confronto fra Isernia e Celano, il primo dei quali in casa della formazione che si piazzerà al sedicesimo posto.
Naturalmente si possono verificare tante altre situazioni e ne deriva che le decisioni finali potranno essere prese solo sulla base dei risultati che scaturiranno dall’ultimo turno. Rimane il fatto che la Civitanovese ha perduto cammin facendo tanti punti importanti, alcuni dei quali proprio in queste ultime giornate, come la sconfitta di Scoppito, in casa dell’Amiternina, per via di uno scivolone del portiere Tubaro, il mancato successo di domenica scorsa contro il San Cesareo con quell’occasione irripetibile che Ridolfi, seppure generosamente, aveva creato.
A parte le ipotesi che abbiamo cercato di fare sulla base di quanto prevedono i criteri per la fase dei play off e play out, alla Civitanovese poteva andare sicuramente meglio se la campagna di potenziamento avesse dato sin dall’inizio soluzioni più rispondenti da quelle che è stato giocoforza accettare. A parte tante disavventure , soprattutto interne, in trasferta è stata una Civitanovese dignitosa, come lo sarà sicuramente domenica a Città Sant’Angelo nell’ultimo atto del campionato. C’è proprio da augurarsi la salvezza sul campo e il recupero di adeguate garanzie societarie, senza le quali è difficile pensare ad un futuro rossoblu all’altezza delle sue tradizioni.
Dirigerà Davide Andreini di Formia che sarà assistito da Salvatori di Rimini e Roncarati di Bologna.