L’allenatore della Civitanovese, Leonardo Gabbanini, subentrato a Jaconi alla seconda giornata del girone di ritorno, nelle settimane successive all’assunzione della guida tecnica della squadra rossoblu è diventato papa di una graziosa bambina alla quale è stato dato il nome di Vittoria. Niente a che vedere, ovviamente, con il calcio, ma semplicemente un nome scelto da tempo. Si aspettava però un successo per abbinarlo al festoso nome della piccola e dopo la sconfitta a Termoli e il pareggio interno con la Ferrmana, è logico che il successo di oggi a Sulmona le può essere dedicato. Festa grande perciò nella Civitanovese in quello che era considerata una partita difficile per via delle tante assenze che i rossoblu si erano trovati costretti a dover fare i conti, tanto che Gabbanini sabato mattina nel parlare della insidiosa trasferta nella città di Ovidio, aveva fatto cenno, parlando delle difficoltà della gara da parte rossoblu, a una sorta di “match point senza racchetta”. E invece i suoi ragazzi, sfoderando una prova di carattere e che sono stati capaci di tenere alto l’impegno per tutta la gara, i tre importanti punti della partita li hanno trovati in quel ragazzone che si chiama Marco Comotto che non solo è riuscito a impattare al 17 st l’inaspettato vantaggio dei padroni di casa, quando di regalare alla Civitanovese il definitivo 2-1, in zona Cesarini e cioè due minuti dopo la conclusione dei novanta minuti di gioco E’ il terzo gol messo a segno dalla stopper, che un po’tutti considerano il pezzo più pregiato dei rossoblu, dopo quello del 2-2 contro il Giulianova alla quinta di andata e qualche rete che gli è stata annullata. Un successo che consente alla Civitanovese di posizionarsi al settimo posto, affiancando Fermana e Jesina, ad un passo dalla soglia dei 43 punti che tutti considerano la quota salvezza. A sei partite dal termine, torna un po’ di serenità in casa rossoblu ed era quanto era nelle aspettative di tutti.
———-
