CIVITANOVESE, IL PRESIDENTE DI STEFANO RISPONDE A CABRINI

image118“Alla luce del polverone che in questi ultimi giorni si sta alzando sulla mia società a seguito delle esternazioni dell’ex direttore sportivo Fabrizio Cabrini e degli articoli della stampa che stanno portando sotto i riflettori questioni interne allo spogliatoio, ma che ormai sono diventate di dominio pubblico, intendo rispondere a queste mere speculazioni e provocazioni essendo titolato a difendere il mio operato da quando ho deciso di contribuire alla rinascita di una società di calcio che, solo qualche mese fa, ha rischiato di sparire dal panorama calcistico. Tuttavia, prima di entrare nel merito degli argomenti che mi riguardano, intendo rivolgere le mie scuse nei confronti della squadra dell’Ancona che ho erroneamente valutato come in difficoltà aggregandola involontariamente ad un gruppo di squadre che versano in una situazione finanziaria alquanto precaria, e dal quale in ogni caso escludo anche la stessa FC Civitanovese 1919.
Quanto ai contenuti della mia dichiarazione, intendo innanzitutto puntualizzare che questa estate è stato lo stesso Cabrini a corteggiarmi per portarmi a risollevare le sorti della Civitanovese, proponendomi un progetto di rilancio in chiave prospettica alquanto edulcorato e rivelatosi poi insoddisfacente: tutti i contributi economici e di sostegno alla squadra che lui ha millantato di poter coinvolgere nell’iniziativa non si sono rivelati concreti, sono venuti a mancare gli introiti sia dagli sponsor sia dagli incassi delle gare di campionato sia aggiungo, da enti ed istituzioni della stessa città. A tal proposito, sottolineo come le prime avvisaglie si sono avute già all’inizio di luglio, quando per l’iscrizione della squadra al campionato, lo stesso Cabrini è riuscito a mettere sul piatto solo 3000 euro (mentre tutti sanno che ne occorrevano 50.000), ed a questa lacuna hanno dovuto sopperire il sottoscritto allora neo-presidente, Paolo Squadroni e Giordano Perini.
All’inizio della mia avventura con la squadra marchigiana, ho inteso concedere ampia disponibilità e fiducia allo stesso Cabrini riguardo la costruzione della rosa di giocatori da affidare al mister Jaconi per affrontare il campionato di serie D. Il risultato alla luce delle mie dichiarazioni improntate alla più assoluta trasparenza è stato quello di aver caricato l’assetto finanziario della società con ingaggi altissimi per la categoria, particolare che è stato rilevato con stupore anche dagli stessi tifosi. Tengo a precisare, che l’approccio al campionato di serie D per una squadra come quella di Civitanova è stato quello di garantirsi una salvezza senza patemi d’animo, orientandosi alla valorizzazione di alcuni giocatori giovani affiancati da altri magari più anziani ma esperti della categoria. Tuttavia, fin da subito ho dovuto constatare con rammarico che il mio collaboratore Omar Trovarello, è stato volutamente emarginato e tenuto fuori dalle scelte degli stessi giocatori e dalle stesse trattative sui loro emolumenti dallo stesso Cabrini, il quale in questo modo ha abusato della mia fiducia determinando uscite onerose ma approfittando del mio budget a disposizione, gestendolo con negligenza.
Ma soprattutto, rispondendo a Cabrini secondo cui la contabilità della Civitanovese sarebbe dovuta “finire nelle sue mani”, tengo a precisare che è gestita con dovizia ed assoluta professionalità da uno studio di commercialisti di Civitanova Marche. È lapalissiano che nonostante l’entusiasmo con cui ho intrapreso questo progetto nell’estate 2013, da imprenditore quale sono, non avrei mai affidato la gestione della contabilità ad un soggetto che non ritengo sia dotato dei più elementari rudimenti di ragioneria che invece sono pertinenti a chi invece appartiene ed opera in virtù dell’appartenenza ad una albo professionale.
Ancora gli contesto anche le cifre riportate dallo stesso Cabrini sul giornale: gli abbonamenti venduti per la stagione 2013\2014 sono stati 430 e non 500 come da lui stesso dichiarato, ma soprattutto gli incassi derivanti dalla loro vendita non sarebbe mai stato sufficiente da solo per contribuire alla gestione di una squadra di serie D. Occorre infatti il coinvolgimento di altri partners, soprattutto gli sponsor, che attivamente e non a parole contribuiscano economicamente al sostegno della società e intendano associare il loro marchio al titolo della FC Civitanovese 1919.
Sempre riguardo alla cifre, relativamente alle quali sono assolutamente tranquillo ma soprattutto consapevole, tengo a precisare che il bilancio è in regola: i debiti sono minimi ed allineati con le rotazioni fisiologiche degli introiti e dei pagamenti, considerando il dato di fatto che gli stessi sponsor non hanno onorato i loro impegni regolarmente. Alla luce di ciò, come ho dimostrato fin dall’inizio non ho esitato a rimetterci di tasca mia, sottraendo risorse alle mie attività e di questi tempi, vi assicuro che è un rischio da non sottovalutare. Ma entro dicembre quando potremo aggiornare la voce entrate come ci è stato promesso assicuro di definire anche questi pagamenti sia ai dipendenti sia ai fornitori.
Relativamente alla decisione di procedere ad alcuni tagli e decurtazioni di stipendi, tale scelta è stata dettata dall’intenzione di prevenire anticipatamente possibili disavanzi e buchi nei bilanci, caratteristica che ormai è comune denominatore di alcune società della nostra categoria e non, curando questo aspetto per non creare situazioni finanziarie rischiose, e per usare le stesse parole del Cabrini. Quella della spending-rewiev ammetto che è una scelta impopolare, ma sono sicuro che porterà i suoi frutti nel lungo termine.
Come pure per rispondere alle voci che vorrebbero esautorarmi dalla proprietà della società ci tengo a ribadire che i soldi per rilevarla dall’ ex-patron Antonelli nella scorsa estate ce li ho messi io di tasca mia basandomi sulle prospettive che mi sono state illustrate e sostenendo un investimento che avrebbe comunque necessitato del contributo di tutto il territorio per portarne avanti la gestione: in ogni caso il primo passo, e quello più sostanzioso, l’ho fatto io da solo.
Venendo alle dichiarazioni sulle prestazioni dei giocatori nelle gare del campionato, ammetto di aver espresso valutazioni forse inopportune per le circostanze: non voglio scendere dal carro dei vincitori, ma sono stato diretto e sincero nel voler spronare i giocatori, ed ho pure ritenuto giusto spiegargli il mio comportamento, ma non voglio criticare i singoli: si vince e si perde sempre insieme.
Sempre riguardo all’argomento squadra, ho dovuto con amarezza constatare che è stato lo stesso Cabrini a fomentare e coalizzare i giocatori contro di me, creando disagio e disapprovazione, certo approfittando del fatto che non riesco a vivere quotidianamente la realtà del sodalizio civitanovese. Ma non solo: è sotto gli occhi di tutti come ha inteso danneggiare la squadra andando a depauperare volontariamente la rosa dei giocatori, facendo pressioni sui ragazzi affinchè si svincolassero quindi arrecando un danno notevole all’assetto stesso dell’organico a disposizione del mister Jaconi; un atteggiamento assurdo ed inaccettabile, soprattutto alla luce dei vari ripensamenti degli stessi ragazzi che sono ritornati sui loro passi (vedi Boateng, Trillini, Diamanti) decidendo di darmi fiducia e restando a disposizione della squadra.
Non da ultimo, una mia menzione speciale va alla solidarietà dimostratami dalla tifoseria, che ho voluto coinvolgere in quanto se i giocatori passano, è vero che sono loro quelli che restano a sostenere la loro Civitanovese, tutelando l’onorabilità del titolo della squadra della loro città. Li ringrazio per la comprensione e soprattutto per la maturità e consapevolezza con cui hanno valutato le tensioni innescate da soggetti che badano solo ai loro interessi e non a quello del valore in campo.
Per concludere, il progetto che lo stesso Cabrini definisce “occulto” è solo quello di chiudere il campionato senza debiti, salvando quanto prima possibile la squadra e divertendo i tifosi. Quanto a Cabrini, rammento come sia la seconda volta in pochi mesi che viene cacciato da una dirigenza della Civitanovese (vedi Antonelli) e soprattutto anche per lui vale il discorso che il suo passato non di certo giova alla sua fama, quindi come si dice dalle mie parti “si sciacquasse la bocca prima di parlare di me”, che non è pulpito immacolato quello da cui lancia sassi nello stagno per intorbidire una situazione che è sempre stata trasparente, come si evince dalle carte.
Infine, confermo la mia intenzione di valutare seriamente eventuali iniziative di nuovi soci che vogliano rilevare quote della società o anche per intero, affinché si compia il disegno iniziale che mi vedeva intermediario temporaneo per riportare la società in mano ai civitanovesi senza farla scomparire: un futuro che desidero e che grazie al mio impegno può compiersi. Vi annuncio infatti di nominare Paolo Squadroni come soggetto referente titolato ad agire per conto della società.
Alla luce di quanto illustrato ed ampiamente riferito in questa dichiarazione, aggiungo che non intendo più rispondere ad ulteriori provocazioni ed ingerenze che possono solo danneggiare la squadra e privarla della tranquillità necessaria per scendere in campo.”

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