CIVITANOVESE: ESONERATO L’ALLENATORE SCHENARDI

“La Civitanovese comunica di aver interrotto il rapporto professionale con mister Marco Schenardi. La società, nel ringraziarlo per l’operato svolto, augura allo stesso buona fortuna per i suoi prossimi impegni lavorativi”. Queste le poche righe che sono apparse sul sito della Civitanovese attorno alle 20,30 a conclusione di una giornata sportiva che aveva visto la formazione rossoblu impattare a Grottammare e la decisione, più che per il risultato, deve essere stata presa dal presidente Giuseppe Cerolini e suo fratello Mario, che ha nella società il duplice ruolo di direttore generale e direttore sportivo, per un’ennesima prestazione a toni ridotti della squadra. Già in altre occasioni la squadra non aveva fornito il rendimento che la società si attendeva, se non altro per l’investimento importante che era stato fatto in termini economici, e rimanendo alle ultime prestazioni, già domenica scorsa contro l’Atletico Gallo Colbordolo la squadra aveva balbettato, sebbene la gara si sia risolta favorevolmente proprio allo scadere in virtù di un calcio di rigore. Anche se l’impegno negli allenamenti sia stato sempre intenso, di certo Schenardi non è riuscito a ottenere il meglio dalla squadra che ha avuto a disposizione. La sconfitta nella finale di Coppa Italia, quella di Macerata contro l’Helvia Recina e le due ultime prestazioni in campionato, devono essere alla base della decisione presa dalla società, sicuramente con estrema attenzione. Certamente non è il caso di andare ad esaminare le scelte fatte sui giocatori utilizzati e gli atteggiamenti di gioco attuati, sta di fatto che la Civitanovese, unica squadra “professionistica” del campionato di Eccellenza, doveva fare di più di quanto ottenuto, senza esporsi, tranne casi eccezionali, alle continue gare a rischio che hanno caratterizzato il suo percorso.
Non ci sono indicazioni del sostituto di Schenardi e di certo l’avvicendamento deve essere preso con la massima celerità per rinsaldare subito le fila di una squadra che non può smarrire, strada facendo, l’obiettivo della promozione.

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