CIVITANOVESE, BOTTA E RISPOSTA TRA L’EX ALLENATORE DA COL E LA SOCIETÀ

È durato appena 73 giorni il matrimonio tra la Civitanovese e il tecnico Emiliano Da Col. Una decisione di dividere le strade prese da Da Col dopo la sconfitta subìta domenica scorsa a Potenza Picena nei minuti di recupero e il confronto seguito con la società rossoblu. “Questa mattina ho diretto l’ultimo allenamento e poi ho rassegnato le mie dimissioni. Purtroppo abbiamo idee e vedute diverse, le sconfitte a volte possono essere costruttive. Per me il calcio va affrontato in una certa maniera e siccome sono una persona coerente e con una certa mentalità, ho preso questa decisione. Per me è stato un fulmine a ciel sereno essere messo sotto accusa per una disattenzione dell’arbitro in una partita che meritavamo di stravincere. Domenica stavamo guadagnando tre punti poi un errore clamoroso ha cambiato tutto. La scintilla che ha messo in discussione tutto quello che di buono abbiamo fatto in questo scorcio di campionato, dove abbiamo sempre giocato con formazioni rimaneggiate per mancanza dei transfert. Di questo, però, non ne ho mai fatto un problema. Abbiamo mandato via tanti giocatori e in campo sono scesi anche diversi under e con loro abbiamo dimostrato il nostro valore, di essere una squadra vera. Li ringrazio tutti. In questo tempo il campo e i risultati hanno parlato chiaro. Contro le prime in classifica siamo stati all’altezza e abbiamo ricevuto sempre i complimenti. Ma per un rigore maledetto non accetto di essere crocifisso. Dispiace essere accusato in una situazione dove centro poco io. Mi sono sempre dedicato alla causa. Abbandonare non è bello ma sono una persona coerente e quindi l’ho dovuto fare.

Immediata la risposta da parte della società.

In merito alle dichiarazioni dell’ormai ex tecnico della Civitanovese, Emiliano Da Col, uscite su diverse testate locali, il presidente rossoblù Mauro Profili ha tenuto a fare chiarezza sulle dimissioni del trainer 45enne.

«Dopo la gara di Potenza Picena, più precisamente ieri mattina, c’è stato un vertice tra società e allenatore in cui si è discusso prevalentemente della sconfitta rimediata sul campo dello “Scarfiotti”, anche in base alle decisioni arbitrali che ci hanno fortemente penalizzato – esordisce il numero uno societario della Civitanovese Calcio –. Il confronto non serviva per mettere sotto esame l’allenatore dopo una sconfitta caratterizzata da grossolani errori della terna arbitrale, ma serviva per avere dei chiarimenti. Quella di domenica è stata l’ultima di una serie di gare in cui il tecnico aveva ostentato una certa riluttanza nell’impiegare determinati giocatori. Nel primo tempo siamo stati assolutamente assenti in fase propositiva e a tal proposito mi sono chiesto come mai avessimo tanti giocatori titolari, se non gente che potesse fare la differenza, in panchina ed un numero maggiore rispetto a quello obbligatorio di under in campo. Siccome questo succedeva da diverse settimane, la società ha semplicemente chiesto un confronto al tecnico per capire se ci fossero problemi disciplinari o di natura tecnica. Abbiamo visto anche relegati in tribuna tesserati come Luca Catinari, che sono comunque un patrimonio della società e di conseguenza l’intenzione era di sviscerare e capire bene tutte le dinamiche che caratterizzavano le decisioni – sottolinea Profili –. In base a quel confronto non si è evidenziato nessun fattore né disciplinare né di diversa natura, ma Da Col ha semplicemente esplicato che si trattavano di decisioni tecniche. A quel punto – prosegue il patron rossoblù – ho chiesto maggiori delucidazioni, anche perché quei ragazzi che non prendevano parte alle partite sono ritenuti importanti dal punto di vista tecnico. Credo che la società abbia il dovere di vigilare su tutte le decisioni, anche su quelle prese dall’apparato tecnico, e quando richieste meriti delle risposte».

«In merito alla rosa ridotta – continua Mauro Profili, alludendo nuovamente alle parole rilasciate da Emiliano Da Col ad alcune testate locali – è vero che sono stati svincolati dei calciatori, ma tant’è che non venivano impiegati. C’è da puntualizzare che in realtà la società ha frenato diversi svincoli poiché l’allenatore ne chiedeva un numero maggiore, ma il patrimonio tecnico viene prima di tutto e la Civitanovese non poteva permettersi di andare sui campi di gioco con l’organico risicato. Il fatto che Da Col abbia disputato diverse partite con un numero maggiore di under è stato semplicemente perché lui l’ha voluto, tant’è che anche quando non ce n’era bisogno, tipo a Potenza Picena o con il Valdichienti, ne ha schierati un numero maggiore rispetto a quello obbligatorio, dunque è stata una sua scelta. Noi speriamo solo che non sia stato un suo disegno tattico per essere lodato come “allenatore che fa giocare i giovani” a discapito di un campionato che invece c’è da vincere a tutti i costi. Per chiudere il discorso della mancanza di transfer e della rosa ridotta – chiosa il presidente della Civitanovese – vorrei far emergere che molti giocatori erano scontenti ed hanno deciso di interrompere il loro rapporto calcistico a Civitanova perché erano ad appassire in panchina, senza essere mai considerati dall’allenatore».

«Le dimissioni sono arrivate solo nella giornata di oggi, quindi evidentemente Da Col ha notato che mancavano determinate condizioni anche nella conduzione del gruppo, altrimenti sarebbe inspiegabile che abbia fatto trascorrere un giorno intero prima di arrivare a tale decisione. Comunque la società ne ha preso atto e adesso si muoverà di conseguenza per trovare un sostituto valido. Non si deve dimenticare che questo è l’anno del centenario e faremo di tutto per salutare questa categoria ed approdare in Eccellenza».

Infine, la società comunica che delle rocambolesche dimissioni di Emiliano Da Col non ne ha assolutamente risentito Giovanni Ciarlantini, che ha mantenuto ben salda la sua posizione all’interno dell’organigramma del sodalizio rossoblù. Il suo ruolo sarà ridefinito con calma nei prossimi giorni, ma la differenza di vedute con il tecnico dimissionario non ha intaccato il rapporto della società con lo stesso Ciarlantini, per la quale la dirigenza nutre profonda stima e riconoscenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *