CIVITANOVA. VIOLENZA E MINACCE IN UN’AGENZIA FUNEBRE. CONDANNATI 4 CIVITANOVESI

Estorsione e ricettazione i capi di accusa. I fatti contestati risalgono al 2015. Era il 22 settembre di quell’anno quando in quattro si presentano negli uffici di un’agenzia funebre di Civitanova intimando il titolare al pagamento di 3500 euro, sostenendo che quella somma era un debito del figlio. Per dare credito alle loro dichiarazioni esibiscono un assegno datato 5 settembre riportante la somma richiesta e dicendo che uno di loro lo aveva ricevuto proprio per mano del figlio.
Il titolare dichiara di non sapere nulla del debito, né dell’esistenza dell’assegno e che quindi non è intenzionato a pagare. La reazione dei quattro è immediatamente violenta. Si scagliano contro l’uomo schiaffeggiandolo e contro la mobilia e l’attrezzatura dell’ufficio, rovesciando scrivanie, sedie, spaccando un computer, ma soprattutto minacciando il titolare dell’agenzia che quello che avevano fatto sarebbe stato solo l’inizio se lui non avesse dato loro quanto richiesto. L’uomo, spaventato, chiama subito i carabinieri e parte la denuncia, anche per ricettazione, considerando che l’assegno di cui si chiedeva conto faceva parte di un libretto di cui un civitanovese aveva denunciato lo smarrimento i primi di gennaio dello stesso anno, il 2015.
Le accuse per Nunzio, Roberto e Alessio Zaffarano, e Gianni Severini, tutti residenti a Civitanova, sono di estorsione, per Nunzio Zaffarano e Gianni Severini anche ricettazione.
In tribunale a Macerata il pubblico ministero Margherita Brunelli ha chiesto la condanna per gli imputati, mentre gli avvocati difensori Boschi, Santoro e Pistelli hanno respinto tutte le accuse. Il giudice Roberto Evangelisti, presidente della sezione penale, ha condannato tutti e quattro gli imputati a tre anni e quattro mesi di reclusione, più il pagamento di una multa di 3.500 euro.
I difensori annunciano l’appello.

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