CIVITANOVA: UN 25 APRILE ALL’INSEGNA DELL’ANTIFASCISMO

image195E’ perfettamente riuscita la manifestazione dedicata alla celebrazione del 25 aprile organizzata dall’Amministrazione comunale e che prevedeva quattro distinti momenti. Il primo, in piazza XX Settembre, il secondo nella Città Alta, in viale della Rimembranza, il terzo in piazzale Italia, in corrispondenza del monumento ai Caduti di tutte le guerre e quello conclusivo in piazzale Gramsci, a fianco della scultura di Vladimiro Tulli, simbolo ormai da anni della Resistenza civitanovese. In ogni luogo c’è stata la deposizione di una corona di alloro con le previste sottolineature musicali garantite dal corpo bandistico di Civitanova “Gioventù S. Gabriele”, diretto dal maestro Marco Morlupi.
In tutte le situazioni, hanno fatto da corona il labaro del Comune e le bandiere delle associazioni combattentistiche e d’arma, dell’ANPI, dei sindacati, delle associazioni cittadine come la Croce Verde, intervenuta con un bel gruppo di militi e con il presidente dott. Cesare Bartolucci.
In piazza Gramsci, alla presenza delle autorità militari e civili cittadine, assessori e consiglieri comunali, i discorsi celebrativi, dopo la prevista alzabandiera e la deposizione della corona e le festose note di “Bella Ciao”, da parte del presidente del consiglio comunale, Ivo Costamagna, del sindaco, dott. Tommaso Claudio Corvatta e del rappresentante dell’ANPI, Vito Carlo Mancino. In primo piano negli interventi di Costamagna e Corvatta, i valori e i significati di una giornata del 1945 alla quale non è possibile fare riferimento quando si parla di democrazia, di lotta all’ antifascismo, alle luminose pagine della Resistenza e ai “padri” della Patria che ne fissarono un anno dopo i contenuti nella Costituzione. Da parte del rappresentante dell’ANPI, Mancino, una carrellata sugli eventi che hanno portato all’egemonia fascista, i sanguinosi aspetti della Resistenza che è costata la vita a tanti uomini e donne e la bellezza straordinaria dei loro gesti di valore. Il tutto costituisce un patrimonio incancellabile della nostra storia repubblicana. Fra i tanti cittadini presenti, con una attenta rappresentanza femminile, anche un partigiano che ancora rende straordinarie queste giornate di ricordi e di valori, Luigi Panichelli di 96 anni, amorevolmente portato sulla carrozzina dai suoi familiari. Una presenza che ovviamente non è passata inosservata, in una bella mattinata di sole, in “uno dei giardini più belli della nostra città”, come ha sottolineato il sindaco Corvatta, riferendosi allo spazio verde di piazza Gramsci, in uno di quegli appuntamenti nei quali inevitabilmente si finisce con il sentirsi orgogliosamente cittadini italiani.
Nella foto: un momento del 69° anniversario della Liberazione, in piazzale Italia.
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