CIVITANOVA, UCCIDE LA MOGLIE A COLPI PISTOLA: LA FINE DI GRAZYNA, UNA MORTE ANNUNCIATA

omE’ stato firmato nella serata di ieri dal pm di Macerata Claudio Castelli il decreto di fermo di indiziato per l’omicidio aggravato di Grazyna Tarkowska a carico del marito della donna, Maurizio Foresi. L’uomo è stato interrogato dal sostituto procuratore alla presenza di un legale di fiducia, l’avv. Mariagioia Squadroni, nella caserma dei carabinieri di Civitanova Marche. Poi Foresi é stato rinchiuso nel carcere di Montacuto, ad Ancona. Intanto la vicenda comincia  ad avere contorni più precisi. Meno di un mese fa l’uomo aveva aggredito la moglie, procurandole ferite alla testa, ed era finito in ospedale per un accertamento sanitario
psichiatrico. Ieri mattina verso le 12:30 Maurizio Foresi, 55 anni, autotrasportatore, ha litigato per l’ennesima volta con Grazyna Tarkowska, 46 anni, operatrice socio-sanitaria di origine polacca: come in un raptus ha impugnato un revolver Smith and Wesson cal. 356, regolarmente detenuto, e ha esploso sette-otto colpi verso la compagna. Raggiunta da più proiettili al torace, Grazyna si è accasciata a terra mentre la figlia Milena, studentessa di 19 anni, e altri parenti e vicini chiedevano aiuto. Quando i carabinieri e l’ambulanza sono arrivati davanti all’abitazione, al primo piano di una villetta bifamiliare di Civitanova Marche, in via della Repubblica, per la donna non c’era più niente da fare. E’ stata trovata riversa in una pozza di sangue, il marito barricato dentro e ancora armato. Una lunga trattativa via citofono con i militari e poi l’uomo si é arreso, li ha fatti entrare e ha consegnato il revolver. Disperata la ragazza, ricoverata in stato di choc.    Una morte in qualche modo ‘annunciata’ quella di Grazyna: non é riuscita a sottrarsi alle conseguenze del profondo disagio psichico attraversato dal marito, forse aggravato anche da difficoltà sul lavoro. Nonostante l’episodio violento di dicembre, il camionista era ancora in possesso del revolver, e
ieri l’ha scaricato contro la madre di sua figlia.   Sconvolti gli abitanti di Civitanova alta, dove la famiglia Foresi è molto conosciuta: il fratello di Maurizio, scomparso da poco, era un dipendente del Comune, la madre aveva gestito una trattoria. “Non doveva finire così” dice chi conosceva Grazyna, per tutti ‘Grazia’, una persona “gentile e riservata”.

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