I Carabinieri di Civitanova Marche hanno denunciato un casertano di 26 anni per aver commesso una serie di truffe, l’estate scorsa, in danno di una banca e di alcuni negozianti civitanovesi.
Era in possesso di una patente di guida e di una tessera sanitaria, false, riproducenti un nome di fantasia Gaetano D., ma ritraenti il suo volto. Era entrato in banca ed aveva chiesto di aprire un conto, esibendo appunto quei documenti. All’impiegato sembravano autentici e, non sospettandolo, gli rilasciava persino un libretto di assegni. Sciupava acquisti in negozi e centri commerciali per diverse migliaia di euro e, puntualmente, dopo qualche settimana, i truffati e gli istituto di credito si accorgevano che quel conto era privo di fondi. Partono le querele a carico di quel nominativo di fantasia. I carabinieri scoprono subito che quel Gaetano D. non esiste ma restava da scoprire chi fosse. Si era in possesso solo di una fotocopia della foto che l’uomo aveva utilizzato per creare quel documento,il sospetto che fosse campano e null’altro.
Vengono sentiti i colleghi di Caserta quindi quelli di Aversa. Non sarebbe stato semplice trovare un truffatore sulla base di una sola foto, ma la tempestività delle indagini dei carabinieri civitanovesi ha premiato: i colleghi di Aversa scorrono le ultime richieste dei Comandi dell’Arma e indirizzano i colleghi civitanovesi in Trentino. Poco prima delle truffe avvenute a civitanova, la stessa persona sembrava avesse colpito fra Trento e Bolzano. Vengono incrociate le informazioni e i militari civitanovesi riscontrano ogni dato. Quel Gaetano D. aveva colpito anche al nord ed aveva agito con la stessa tecnica poco prima dell’estate: documento e tessera sanitaria falsi, apertura conti, libretti assegni e pagamenti in negozi della zona. Quindi si era dileguato, giungendo probabilmente a Civitanova.
Ma è stato identificato: è un 26enne della provincia di Caserta, pluripregiudicato. I civitanovesi che avevano presentato le denunce a carico di ignoti ai carabinieri di Civitanova, avevano confidato perplessità sulla possibilità che quell’uomo potesse essere identificato, per muovere azione di rivalsa. Invece è stato scoperto e denunciato alla magistratura del capoluogo maceratese per truffa continuata e falsità materiale.
