CIVITANOVA RICORDA LE VITTIME DEL COVID

Civitanova rende omaggio alle vittime del Covid e dall’ulivo messo a dimora lo scorso anno nel parco Cecchetti, rivolge un affettuoso abbraccio alle famiglie che hanno vissuto il dolore della perdita.
In occasione della Giornata nazionale e a distanza di tre anni da quel 18 marzo in cui Bergamo e l’Italia intera si è inchinata di fronte allo straziante corteo di mezzi militari carichi di bare, l’amministrazione comunale e l’Ufficio di Presidenza del consiglio comunale, alla presenza del civico Gonfalone e dei rappresentanti di Polizia di Stato, Carabinieri, Finanza, Anc, Polizia locale, Protezione civile, hanno voluto depositare dei fiori ai piedi dell’Ulivo, accanto alla targa.
La cerimonia è stata aperta dal saluto del Presidente del Consiglio Comunale Fausto Troiani, che dopo un minuto di silenzio, ha raccontato la sua esperienza in prima linea contro il Covid, all’ospedale di Civitanova, dove ha lavorato per oltre 30 anni: “Ricordo ogni singolo giorno e ogni singola notte trascorsa in reparto – dice -. Intere giornate dentro tute ermetiche, visiere, mascherine, notti insonni, colleghi e amici che diventavano pazienti. Ricordo la solitudine e la paura negli occhi dei malati, lo smarrimento ed il senso di impotenza dei familiari. Ricordo il grande sacrificio a cui tutti, medici, volontari, protezione civile, forze dell’ordine siamo stati chiamati per affrontare una delle più grandi emergenze della storia italiana. Alle vittime, alle loro famiglie, ai colleghi che hanno perso la vita mentre assistevano i pazienti malati, giunga il mio affettuoso abbraccio e quello di tutta la Città di Civitanova Marche”.
Un abbraccio condiviso anche dal primo cittadino Fabrizio Ciarapica. “In questa giornata ci ritroviamo in questo parco dove abbiamo scelto di far crescere un albero, l’albero della memoria, per ricordare migliaia di donne e uomini della nostra terra che hanno perso la vita a causa del virus. Un segno vivo di rinascita e forza contro ogni difficoltà, un simbolo di fiducia e speranza per il nostro futuro.
E’ stata una pagina buia e dolorosa. Ricordo la paura, quel senso di smarrimento e di impotenza dinanzi a una minaccia così insidiosa, la solitudine dei malati, il disagio dei ragazzi costretti alla didattica a distanza e la fatica dei loro insegnanti; la precarietà economica, gli alti e bassi delle curve epidemiologiche, i diversi colori delle regioni, i DPCM e le ordinanze a disciplinare ogni singolo dettaglio della nostra vita quotidiana.
Ma quello che ancor di più dobbiamo ricordare è la grande forza che il nostro popolo ha mostrato nel momento dell’emergenza più viva, il lavoro instancabile e coraggioso di tutti. Voglio ricordare il Covid Hospital, una struttura all’avanguardia, simbolo della tenacia e della capacità di questa città di saper rispondere anche alle grandi emergenze. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzarlo, a partire dall’amico Guido Bertolaso”.
Tra i presenti anche un familiare di una delle tante vittime: “Oggi questo cielo azzurro – ha detto – ci fa capire che questa guerra sia quasi sconfitta”.
“Per me – ha detto Daniela Corsi, direttore sanitario dell’Ast Macerata – oggi è una giornata di particolare emozione. Il ricordo sarà sempre presente. L’ospedale di Civitanova è stato sempre in prima linea, dall’apertura del primo box di rianimazione al Covid Hospital. Due pagine di storia che non potranno mai essere cancellate. Le ferite non sono ancora cicatrizzante però siamo convinti che pian piano la sanità potrà riemergere per garantire efficienza e risposta alle esigenze dei cittadini. L’invito – conclude la Corsi – è a non dimenticare”.
Il consigliere regionale Pierpaolo Borroni ha espresso la vicinanza della Regione Marche. “Il Presidente Acquaroli mi ha chiesto di essere qui oggi presente – ha detto Borroni – Il Covid è stato un periodo davvero difficile che siamo riusciti a superare tutti insieme. Attendiamo che l’Oms dichiari ufficialmente la fine della pandemia e poi ci muoveremo per lo smantellamento del Covid Hospital”.
Don Piero della parrocchia di san Gabriele ha recitato la preghiera della Madonna del Pianto e ha benedetto la maestosa pianta d’ulivo. Dopo il suono del Silenzio suonato dalla tromba di Federico Perugini, il sindaco ha deposto dei fiori davanti alla targa che recita “Questo albero sia memoria viva delle vittime della pandemia da Covid-19”.
Presenti alla cerimonia anche il vicesindaco Claudio Morresi, l’assessore Roberta Belletti, il coordinatore della protezione civile Aurelio Del Medico, i consiglieri comunali Paola Fontana, Paola Campetelli, Roberto Tiberi, Francesco Micucci, Mirella Paglialunga, Piero Gismondi.

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