CIVITANOVA, CENTRALE A BIOMASSE “DOMANI TUTTI IN CONSIGLIO COMUNALE”

nocentraleUn Consiglio Comunale che si annuncia movimentato quello di domani a Civitanova Marche. L’Associazione Ambientalista Citt@verde si è infatti attivata in questi giorni distribuendo volantini e manifesti fra i residenti della Zona Piane dei Chienti contro la Centrale a biomasse di Civitanova Energia, invitando il maggior numero possibile di persone ad essere presente domani (19 luglio ndr) in Consiglio Comunale quando si discuterà di quello che definiscono un “eco mostro”-  “La discussione in Consiglio Comunale sulla vicenda della Centrale a Biomasse -dicono da Citt@verde- anche se relegata strumentalmente dal Presidente del Consiglio Comunale ovviamente con il placet dell’Amministrazione e dei Capi Gruppo di maggioranza all’ottavo punto in discussione, chiarirà quali sono i reali impegni del Sindaco Mobili, se intende o meno avvalersi della facoltà che gli assegna la legge di emanare una Ordinanza per fermare l’iter della centrale.” “E’ singolare -proseguono- che nonostante la Giunta e il Consiglio Comunale abbiano adottato da qualche anno il PEAC (piano comunale ambientale energetico) in cui si dice di “privilegiare” gli impianti  per la produzione di energia da fonti rinnovabili e a biomassa legati essenzialmente alla produzione di energia per il “distretto industriale” alla fasi produttive in loco, si accetti poi come sta avvenendo per la Centrale a Biomasse di via Terracini, il probabile avvio dell’impianto senza interloquire la DIA presentata dai proprietari. E su questa DIA ci sono molte cose da contestare. Quella centrale per l’ubicazione e le modalità deve essere formalmente contestata per il ruolo di responsabilità che la legge affida ai dirigenti pubblici sia al Dirigente del settore Urbanistica Privata Arch.Giannoni sia al Sindaco. Il Sindaco e la giunta non possono considerare esaurito il loro impegno con la delibera di “Osservazioni Light” inviate alla Provincia per la centrale di Filippantò. Fermare queste due centrali che sono solo delle fabbriche di energia con gravi lacune documentali sugli effetti ambientali e sanitari che potrebbero causare, è un impegno che deve vedere la massima unità di quanti aldilà degli schieramenti politici, antepongono gli interessi collettivi, la salute e l’ambiente a quelli della ricerca del profitto ammantati da iniziative ecosostenibili che tali non sono.” Citt@verde poi una frecciata la rivolge all’indirizzo dell’Amministrazione Provinciale: “In tutta questa vicenda c’è un fantasma: l’amministrazione provinciale di Macerata la quale ancorchè abbia nel programma un capitolo riguardante le energie rinnovabili, gli impianti per la loro produzione, che prevede l’ascolto delle popolazioni interessate, una sorta di piano delle localizzazioni, ad oggi non è scesa concretamente in campo tanto che aduggi non è possibile avere una persona di riferimento in quanto l’assessore all’ambiente non è stato ancora nominato.

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