E’ stato sicuramente il vento di qualche giorno fa a piegare un giovane pino che fa parte del corredo arboreo del parcheggio del Castellaro. Una pianta giovane, opportunamente sostenuta, al momento della sua collocazione nel terreno, da dei paletti che sono stati i primi a cedere e sono finiti a terra. L’alberello, come si vede nella foto, ha invece resistito ma si è inclinato vistosamente e se non si intervienesollecitamente rischia di crescere in una posizione che non è confacente alle belle piante della specie di Pino domestico (Pinus pinea) a cui appartiene e che caratterizza le zone costiere. Piante di ornamento straordinario e che essendo sempreverdi danno una bella ombra e che non creano vistosi inconvenienti in autunno come i platani del corso per via di quella montagna di foglie che lasciano cadere sui marciapiedi. In botanica il termine “tutore” è un’accezione che si usa frequentemente e sta appunto ad indicare una struttura a sostegno di rampicanti e giovani piante. Il nostro pino, dunque, ha proprio bisogno di un “tutore” per assumere una posizione eretta e continuare a crescere magari fino a oltre venti metri di altezza con una bella chioma. A quel punto nessuno ricorderà di quel piccolo incidente provocato da un forte vento e maltempo che, altrove, ha fatto danni ben più preoccupanti.