CIVITANOVA, A GIUNTA COMUNALE APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE

palazzo-sforzaLa giunta comunale ha approvato nella seduta di ieri il bilancio di previsione, che sarà sottoposto al Consiglio comunale entro la fine del mese. Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta e l’assessore al bilancio Doriana Mengarelli ne esprimono gli elementi principali.
In materia di Imu, il sindaco Corvatta definisce “una forma di protesta nei confronti dello Stato la politica aggressiva adottata dal nostro comune e dalle maggiori città italiane”. In sostanza, la giunta ha deliberato un’aliquota sulla prima casa al 6 per 1000. “Ma quelle somme – specifica Corvatta – i cittadini non le tireranno mai fuori. Abbiamo seguito le indicazioni dell’Anci, hanno operato la stessa scelta città come Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. Considerando che la prima rata Imu è già stata abolita, il comune, applicando l’aliquota al 6 per 1000, prevede un introito di 600.000 euro, che lo Stato, qualora abolisca anche la seconda rata come sembra probabile, dovrà coprire a vantaggio degli enti comunali. E’ una presa di posizione forte, che condivido pienamente, per lanciare un segnale chiaro: è ora di smetterla di spremere le finanze locali. Quest’anno ci troviamo a chiudere il bilancio con un ulteriore taglio dei trasferimenti di 1,8 milioni di euro”. Qualora la seconda rata Imu non fosse abolita, “non saranno comunque i civitanovesi a pagare quella somma – precisa il primo cittadino – perché andremo a prelevare soldi dal fondo di riserva, che ammonta a 370.000 euro, e da altre voci”.
“Quest’anno – aggiungono Corvatta e Mengarelli – abbiamo prodotto anche una sensibile riduzione alla spesa pubblica, tagliando ben 450.000 euro”.
Tra i punti più salienti del documento appena approvato dall’esecutivo, l’approvazione della Tares, la tassa sui rifiuti. “Per legge i comuni sono oggi obbligati a coprire con l’imposta sui rifiuti l’intero costi del servizio di smaltimento, che per Civitanova Marche ammonta a circa 7 milioni di euro – sottolinea l’assessore Mengarelli – In questa somma vanno inseriti anche i 190.000 euro che il comune pagherà in più dopo la chiusura dell’inceneritore del Cosmari. Nel 2012 la copertura dei costi arrivava al 73%, mancava quindi una porzione ancora consistente e da qui deriva principalmente l’incremento. Di fatto, per quanto riguarda le abitazioni, si pagheranno 2,07 euro a metro quadro, più un 5% di tributo ambientale alla provincia. A questa somma vanno aggiunti 30 centesimi che vanno direttamente allo Stato e che gli enti locali non possono far a meno di riscuotere”. “In base all’art.5 del Decreto legge 102 convertito in legge il 28 ottobre – precisa il sindaco Corvatta – i comuni possono determinare i costi del servizio in base ai criteri applicati nel 2012, quindi con la vecchia Tarsu. Abbiamo subito recepito questa possibilità, evitando rincari che sarebbero stati massacranti per alcune categorie. Rimane il fatto che il costo del servizio doveva comunque essere interamente coperto e che i rincari erano inevitabili, ma li abbiamo spalmati per rendere la tariffa più equilibrata”.
Diverse le agevolazioni tariffarie previste in bilancio.
Ci sarà una riduzione del 30% per abitazioni con un unico occupante;
del 20% per quelle tenute a disposizione per uso stagionale o limitato e discontinuo; per locali ed aree scoperte ad uso stagionale, per abitazioni occupate da soggetti con residenza o dimora all’estero per più di 6 mesi l’anno;
del 15% per fabbricati rurali ad uso abitativo.
Inoltre si potrà ricevere un -5% della quota variabile in caso di smaltimento in proprio di scarti compostabili, riduzioni anche per le utenze non domestiche che dimostrino l’avvio al riciclo di rifiuti speciali. Le attività balneari che praticheranno la raccolta differenziata in spiaggia avranno il -10% sulla quota variabile, il 5% invece per chi acquisirà certificazione ambientale Iso 14001 o Emas II. Infine, per i redditi familiari con valore Isee inferiore ai 3.738 euro, il comune erogherà un contributo che coprirà interamente il costo dell’imposta.

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