Da Sergio Cognigni, Consigliere Comunale Partito Democratico riceviamo e pubblichiamo:
“Un epilogo che, pur con amarezza, avevamo immaginato da tempo, ma che contrasteremo con ogni mezzo.
Il Sindaco Mobili, l’assessore al Bilancio Morresi e quello all’Urbanistica Perugini dichiararono testualmente, rispondendo alla mia prima denuncia ” non cederemo ai ricatti” . Come, sempre più spesso accade a questa amministrazione, anche questa dichiarazione dovrà essere annoverata tra quelle di circostanza.
Richiedendo puntualmente i documenti che si aggiungono giornalmente alla pratica CIVITA PARK abbiamo constatato che il 13 luglio è stato redatto un nuovo permesso a costruire (PER 150/2009) firmato dall’Arch. Giannoni, con una clausola che consente alla società CIVITA PARK di ritirare il permesso a costruire il mega centro commerciale pagando la cifra di EURO 1.659.375,00. Quindi oggi viene stabilito in euro 16.159.000 il costo di una struttura che supera abbondantemente i 46.000 mq., senza considerare il parcheggio seminterrato, anch’esso soggetto al pagamento del costo di costruzione, anche se in misura ridotta rispetto al 10% della struttura principale.
La clausola aggiunta precisa che poi una commissione di tre saggi stabilirà la congruità del valore e richiederà alla proprietà l’eventuale differenza.
Mai un qualsiasi cittadino ha ricevuto una simile opportunità.
Qualcuno dovrà spiegare alla città se questa è una iniziativa personale del Dirigente o la giunta ha deliberato in merito. E’ comunque una decisione allucinante, frutto di una transazione in cui le istituzioni cittadine sono state tenute all’oscuro. Ormai da troppi giorni le cifre su questa spiacevole situazione si accavallano passando da una valutazione dell’investimento che parte dai 45 milioni di euro, quelli dichiarati dal progettista al deposito della richiesta a costruire il mega centro commerciale, per poi passare ai 35 milioni di euro che il sito della società CIVITA PARK riportava per evidenziare l’analisi dei costi-benefici richiesta dalla Regione, arrivando all’atto notorio depositato presso la Provincia di Macerata in cui dichiarato un valore pari a euro 26.600.00,00, ed ancora al documento in cui la proprietà ci comunicava che non aveva nessuna intenzione di versare al Comune il costo di costruzione, per poi passare ad una perizia giurata di euro 15.000,000, che , anche grazie alle nostre pressioni, l’amministrazione respinge, per poi infine ricevere una ulteriore perizia giurata pari a euro 16.659.000,00. Chiedo ad ogni cittadino di questa città se è possibile amministrare in questo modo.
Noi per quanto in nostro potere seguiremo la pratica negli ulteriori sviluppi, e prepareremo un dossier accurato per la Procura e la Corte dei Conti, perché siamo convinti che c’è un limite invalicabile in ogni situazione.