CIVITANOVESE. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE NELLE PAROLE DEL DG BRESCIANI

Un terzo del campionato 2014/2015 sta per andare in archivio, è tempo di un primo bilancio, sportivo e generale.
La Civitanovese è partita con un pizzico di ritardo, visto il delicato passaggio di quote societarie, ma ha trovato una grande Proprietà, uno Staff organizzativo e tecnico di primo livello che ha allestito una rosa ambiziosa, e si trova ad oggi a ridosso della capolista Maceratese, con una incredibile ed emozionante sequenza di ben sette vittorie consecutive.
Un secondo posto in classifica che ha forse stupito qualcuno, ma non di certo chi, come me, sin da subito si è battuto e ha creduto in un grande progetto, chi ogni giorno in prima persona si impegna per riportare ad essere grandi questa piazza e questa maglia, che di tanto onore si sono coperte negli anni passati.
Per la causa rossoblù si getta il cuore oltre l’ostacolo e si dà il massimo sempre: non è nostro costume piangerci addosso, e non lo faremo neanche ora, in un momento fondamentale come questo, visti i gravi infortuni che da mesi ci stanno occorrendo, già pronti ad essere di sostegno ai nostri atleti e ad intervenire sul mercato per integrare le pedine di cui si è resa necessità.
Per riportare la Civitanovese al vertice c’è bisogno del sostegno e dell’unione di tutti, ed è proprio questo che chiedo oggi alla città ed ai tifosi, non come singolo esponente, ma a nome dello splendido gruppo di lavoro che si è costruito.
Abbiamo intrapreso un bel viaggio: nel nostro percorso sono i dettagli a fare la differenza, ed ecco allora che non possiamo lasciare nulla al caso, volendo invece integrarci perfettamente nello straordinario potenziale tessuto sportivo e cittadino di Civitanova Marche.
Le malelingue sono pregate di smetterla di attenderci al varco per disfattivamente sparare veleno su quanto di buono stiamo cercando di costruire: alle parole si sta rispondendo con i fatti, in campo ed anche fuori.
Anni ed anni di delusioni non si cancellano in un lampo, ma senza la pazienza e la fiducia di tutto l’ambiente ben poco si può: proprio per questo chiamo voi tutti, oggi, a darci il massimo coinvolgimento.
Vorrei rivedere uno stadio gremito, con piccoli e grandi uniti sotto la stessa bandiera; mi piacerebbe che tutte le attività imprenditoriali, scolastiche e istituzionali, piccole o grandi che fossero, si facessero sentire a noi vicine, accomunate dallo stesso disegno; che ogni giocatore, dal più esperto fino al più giovane del Settore Giovanile, sentisse fino in fondo l’onere e l’onore della importante casacca che indossa.
Il mio obiettivo è riportare in questa piazza quel caldo entusiasmo che l’ha fatta conoscere in tutta Italia, condurla ad un tale livello di professionalità e capacità da poter poi proseguire in piena autonomia : per fare questo, però, tutti dobbiamo considerarci parti in causa, e remare dalla stessa parte, secondo le possibilità.
Un iter di crescita è fatto di questo: perché andare lontano si può, ma solo se il cammino lo si affronta insieme ed insieme si gode di tutte le meraviglie del viaggio.

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