CITT@VERDE, SIGNIFICATIVA L’AUTOCENSURA DELLA GIUNTA SUL CAVALCAVIA

progetto-cavalcaviaL’opuscolo inviato nelle settimane scorse dall’amministrazione comunale di Civitanova dove vengono illustrati i progetti in cantiere ai cittadini, non è passato inosservato all’associazione ambientalista Città@verde che definendolo un “libello dal sapore elettorale” prosegue sottolineando che al suo interno “è possibile verificare come oltre all’apologia da regimetto ci sia anche un lampante esempio di “autocensura”. Esempio che secondo l’Associazione è dato dalle foto del Cavalcavia che campeggiano sulle “poche righe che lo descrivono e sulle considerazioni del Sindaco Mobili”. L’immagine progettuale che raffigura il Cavalcavia mostra “l’attraversamento di aree sostanzialmente non urbanizzate con l’immagine grande che si ferma in un punto immaginario che non lascia intravedere con la stessa dovizia di particolari quello che c’è dopo”. Dopo prosegue Citt@verde vi è però la zona Stadio, il Quartiere Pinetina, il complesso edilizio Acque Marine, la Residenza Studenti,ecc. “In concreto qualche centinaio di famiglie e altrettante abitazioni che vedranno il Cavalcavia con tutto quel che trasporta in termini di migliaia di auto, di inquinanti atmosferici, di rumori passare a poche decine di metri dalle loro finestre. Quasi come a vergognarsi nel prendere atto che la realtà è più forte dell’autocensura a fondo pagina ci sono poi due immaginette virtuali e in una di queste è possibile “immaginare” che l’abitazione a due piani raffigurata possa richiamare alla memoria uno dei condomini che subiranno la beffa di vedere il Cavalcavia a circa 10 metri dalla finestra del soggiorno. Sono sorprendenti a commento di questa immagine il richiamo ai fatti dell’alluvione di Genova e alla sicurezza. Sul Cavalcavia non si dice tutto in quel libello. Non si dicono tre cose fondamentali: che la gestione del territorio, le scelte urbanistiche sono prerogative dell’Amministrazione Comunale che le esercita con provvedimenti adottati dal Consiglio Comunale; che non era obbligatorio per il Comune far parte della compagine Quadrilatero spa; che il Cavalcavia non sarà finanziato da Babbo Natale ma che questa opera come tante altre è legata ad altre opere attraverso un complicato sistema di gestione economico-urbanistico-finanziario; che le opere necessarie per cui il Comune si dovrà rendere parte attiva attraverso varianti al PRG riguardano la cessione di aree come quella denominata Piastra Logistica di circa 20 ettari a Piane di Chienti di Santa Maria Apparente; che non è la Quadrilatero che ha proposto il Cavalcavia ma l’amministrazione Comunale che in sede di adozione del PRG Secchi ha proposto come “osservazione” una infrastruttura viaria capace di “scavalcare” in zona Stadio la Ferrovia e connettersi alla viabilità del territorio”. In sostanza per Città@verde, il Sindaco e la sua maggioranza pur non affermando cose non vere, darebbero spiegazioni parziali e ricostruzione dei fatti incomplete. “Quello che manca in quel giornaletto “informativo” -scrive Citt@verde- è la voce dei cittadini su questa vicenda. La voce dei cittadini organizzati che non solo contestano l’opera Cavalcavia, che confutano la sua utilità, che mettono in rilievo i danni ambientali e al quartiere, ma che avanzano proposte alternative al Cavalcavia.

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