“CHE COS’E’ LA CULTURA E CHE COS’E’ OSCENITA’? LA POPSOPHIA SERVE A COMBATTERE I PREGIUDIZI”

valentina-nappiA che serve la Popsophia? Sicuramente non a proporre un modello di “moralità” (per quello ci sono fin troppe istituzioni “pedagogiche”). Piuttosto la pop filosofia serve a smontare il senso comune e a insinuare qualche dubbio.
Mettiamola alla prova decostruendo i giudizi lapidari sulla serata più “oscena e imbarazzante” del festival 2012: Pornosophia.
Il primo giudizio: il porno non c’entra niente con la cultura, tantomeno con la filosofia.
Il pensiero critico, ribattiamo, ha il diritto/dovere di confrontarsi con tutti i fenomeni di massa (anche e soprattutto con i più scomodi). Chiedersi che cos’è la “cosa pornografica” significa riflettere sul diritto, sulla politica, sull’estetica, sull’etica. Invece di esorcizzare il fenomeno fingendo che sia una perversione di pochi (considerazione facilmente smentibile dai dati circa la diffusione della pornografia in rete), la popsophia lo interroga a viso aperto. La cultura e la filosofia europee (a differenza di quelle italiane) si misurano già da anni con analisi sui confini tra lecito e illecito, morale e immorale.
Un esempio? La foto di una performance della famosa pornostar Cicciolina, nelle mani dell’artista Jeff Koon, è diventata un’icona dell’arte contemporanea esposta al Moma di New York. Che cosa è cultura e che cosa è oscenità?
Il secondo giudizio: una pornostar non c’entra niente con la cultura, tantomeno con la filosofia.
Negli ultimi mesi gli articoli provocatori di Valentina Nappi, una giovanissima attrice hard, sono finiti sulle pagine del ‘Corriere della Sera’ creando un vespaio di polemiche e di discussioni. Popsophia le ha concesso la possibilità di spiegare – di fronte a un pubblico agguerrito – le sue ragioni. Un modo diverso di fare (pop)filosofia, un’occasione per pensare oltre gli schemi e i pregiudizi. Anche se la serata si è rivelata una carrellata di domande senza risposta che ha messo in scena la difficile comunicazione tra due mondi lontani.
La pornosofia, al di là degli esiti, ha eclissato i facili moralismi e ha aperto una serie di interrogativi che – con presunzione e faciloneria – crediamo di poter liquidare con una battuta di spirito.
E se la vera cultura, come diceva Carmelo Bene, fosse una forma di oscenità?

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