CECCOTTI, PALOMBINI “MAGGIORANZA PROFONDAMENTE LACERATA AL SUO INTERNO”

palazzo2Giovedì mattina alle 4 si è giunti alla votazione del Piano Ceccotti, dopo ben due emendamenti della maggioranza: uno già noto, quello presentato dal Consigliere Doria che prevede il grattacielo di 25 piani e l’altro presentato dal gruppo “Verso il PDL” (Gabriele Troiani) che proponeva la riduzione dell’edificato del 20% rispetto al piano originario. “Le dichiarazioni di Gabriele Troiani – dice Giorgio Palombini del Pd – che hanno preceduto la presentazione del suo emendamento sono state dure nei confronti della politica del centrodestra, definita accentratrice e non rispettosa del confronto democratico con la cittadinanza. Alla fine è passato il primo emendamento (quello con la torre) ma soltanto alla votazione conclusiva (alle 4 di mattina) si è compreso che con il voto finale non si è adottato il piano Ceccotti, ma soltanto un atto di indirizzo alla Giunta di provvedere a reperire tutti i pareri necessari per poter ripresentare il piano emendato per la sua successiva adozione. Quindi una presa in giro per le categorie (le due soltanto che hanno alzato la voce) che pensavano di aver ottenuto definitivamente quanto richiesto (anche se non è proprio così).
Grave invece il fatto che mancando tutti i pareri per il piano emendato non si sia rimandato tutto a dopo il periodo estivo per discutere il suddetto piano con i cittadini e, nel frattempo, richiedere i pareri necessari per portare in Consiglio una adozione e non un atto di indirizzo.
L’Amministrazione si è guardata bene dal chiarire subito questa situazione che cambia l’ottica di quanto approvato in Consiglio.
Tra l’altro la necessità di tutti i pareri (già ottenuti per il piano originario) dimostra senza ombra di dubbio quanto asserito dall’opposizione: l’emendamento predisposto in fretta e furia dal centrodestra è di fatto un piano Ceccotti totalmente diverso da quello illustrato all’inizio della seduta. E tutto ciò senza far conoscere ai Consiglieri Comunali il contenuto dell’emendamento e senza discutere l’emendamento nella Commissione Urbanistica competente.
La conclusione ovvia è che la raccomandata della proprietà all’Amministrazione comunale ed ai Consiglieri comunali ha sortito il suo effetto. Anche se di fatto non si è adottato il piano ma soltanto un atto di indirizzo alla Giunta. L’ottica degli interventi dei Consiglieri di centrodestra è stata quella del rispetto dei diritti della proprietà, ignorando quasi totalmente l’ottica delle necessità della città.
E, come ricordavo all’inizio, si rileva una notevole spaccatura in seno alla maggioranza, segno che la politica del centrodestra comincia ad avere voci sempre più contrastanti e fortemente critiche anche al suo interno”.

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