“CECCHETTI IN JAZZ” ENTUSIASMA E GIA’ SI PENSA ALLA PROSSIMA EDIZIONE

securedownload-28Senza crogiolarsi troppo sul quel velo di malinconia che lascia tutto ciò che finisce, si è parlato già di futuro al terzo e ultimo appuntamento di Cecchetti in Jazz, la nuova rassegna musicale civitanovese che ha iniziato a colmare un vuoto perdurante da troppi anni nella nostra città. Un breve ma intenso viaggio che si è articolato nei tre giovedì di maggio, iniziato seppur casualmente a ridosso di quel 30 aprile che da due anni è diventato la “Giornata Internazionale del Jazz” per volontà dell’Unesco con una motivazione che ha suscitato un applauso spontaneo quando la prima sera è stata ricordata: “Uno strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca”. Un giudizio che vuole cogliere il potenziale di scambio, confronto e reciproco ascolto tra culture diverse insito nel jazz, una musica che supera le differenze di razza, religione, etnia o nazionalità. Tutti italiani i musicisti che si sono alternati sul palco del Teatro Cecchetti che si è rivelato luogo accogliente e dall’ottima acustica. Dal marchigiano Roberto Zechini che insieme al suo quintetto ha presentato il suo nuovo progetto “A deep surface” che ora sarà in tour per il mondo, all’insolito duo pianoforte e batteria di Tucci e Mannutza che hanno regalato una serata piena di energia vibrante, per finire con il giovanissimo trio capeggiato da Giovanni Guidi che con “On the brink” ha riempito il teatro di note e atmosfere raffinatissime e avvolgenti. Molto apprezzata la prosecuzione della serata con il “dopoteatro” al Raphael Beach, dove su un palco meno impegnativo e più informale è stato possibile ascoltare giovani e talentuosi musicisti civitanovesi. Bilancio positivo per questa prima edizione che ha visto il pubblico crescere nelle tre serate e apprezzare con calore le proposte selezionate da Luca Scagnetti e Gianluca Diomedi che hanno ringraziato tutti i collaboratori e i sostenitori del progetto a partire dall’Amministrazione comunale e in particolare l’assessore alla cultura Giulio Silenzi che ha voluto fortemente la rassegna e che non ha perso un concerto. Nel suo saluto finale ci ha rinviati alla prossima edizione.

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