“Proveniva dagli scarti della lavorazione dell’olio di oliva, utilizzati dall’oleificio Natali di Civitanova Alta per concimare il terreno, il tanfo che ieri sera ha ammorbato l’aria a Fontespina e nella città alta. L’emergenza è durata ore ed è cominciata alle 20 e si è via via aggravata con persone scese in strada preoccupate e centralini dei vigili del fuoco e dei vigili urbani intasati da chi chiedeva informazioni. Tra la popolazione alcuni malori – nausea e bruciori alla gola – e un certo allarmismo per il timore che l’origine kdella puzza dipendesse da uno sversamento di sostanze tossiche o da immondizia bruciata in campagna. Le prime segnalazioni sono venute dalla zona del Caronte
e dal rione IV Marine. Li’ si sono portate squadre dei vigili del fuoco e della polizia municipale insieme ai tecnici dell’Arpam, nel frattempo allertati. Alla fine individuata la fonte del problema; il frantoio, che aveva pasturato diversi ettari del terreno sotto il cimitero della città alta con la sansa, compost derivante dagli scarti della lavorazione delle olive. Una concimazione naturale e quindi nessuna irregolarità tanto che non sono state elevate sanzioni al titolare dell’oleificio. Ma, colpa del vento e del gioco delle correnti la puzza, avvertita anche a Montecosaro e a Porto Potenza, ha reso irrespirabile l’aria sopra Civitanova raggiungendo la spiaggia del lungomare nord, ed è stata avvertita anche negli chalet e ristoranti sul mare. A Fontespina
la gente si è tappata in casa serrando le finestre per proteggere le narici”. Sono numerose le segnalazioni giunte in redazione che fanno presente come il cattivo odore sia persistente anche stasera.