CASE POPOLARI ANCORA BLOCCATE A CIVITANOVA: DUE ANNI DI RITARDI, SPESE E NESSUNA CONSEGNA

Le case popolari di via Marchetti restano vuote e inutilizzate dal 2023, mentre la città vive un’emergenza abitativa sempre più acuta. Nonostante le interrogazioni più volte presentate dai consiglieri di minoranza, in modo particolare da Francesco Micucci, e le sollecitazioni dell’Erap, il Comune di Civitanova è ancora in alto mare nella gestione della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi: 34 appartamenti pronti ma bloccati da ritardi amministrativi, carenze di personale e scelte poco risolutive.
L’ultima mossa dell’amministrazione è stata la proroga, per i mesi di luglio e agosto 2025, di un contratto interinale. Una toppa temporanea per affrontare la gestione della graduatoria, resa difficile dalla mancanza in organico di un istruttore amministrativo, figura per cui un concorso pubblico è stato recentemente espletato ma ancora senza esito operativo.
L’impressione, tuttavia, è che si stia procedendo a rilento su un problema che richiederebbe massima priorità. Due anni di attesa per alloggi completati e ancora mai assegnati, mentre aumentano le richieste di famiglie in difficoltà, giovani precari e anziani senza alternativa. La risposta del Comune finora è stata quella di tamponare l’emergenza con risorse a termine: 21mila euro spesi a marzo 2024 per due contratti interinali, ora ulteriori 6.700 euro per una proroga. Ma la graduatoria definitiva non è ancora pronta.
Già nel giugno 2023 l’Erap, attraverso una nota ufficiale, chiedeva all’amministrazione di insediare la commissione per l’assegnazione degli alloggi. A oggi, quella richiesta è rimasta sostanzialmente inevasa. Né l’intervento della presidenza regionale dell’Erap, né le interrogazioni presentate in consiglio comunale hanno prodotto lo scossone necessario a superare l’impasse.

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