CARTELLI, BANDIERE E FOTOGRAFIE VIETATE. DOVE FINISCE LA LEGGE E INIZIA IL BUON SENSO?

cavalcavi-a-consiglio-1-290x2001di Emanuele Trementozzi
Che l’articolo 68 del Regolamento del Consiglio Comunale vieti nel comma 2 a partecipanti e consiglieri di esporre vessilli, bandiere e cartelli di protesta è cosa risaputa e nota; ma a volte basterebbe un po’ di buon senso per evitare che gli animi si accendano. Da qui alcune domande: la presenza di cittadini che democraticamente contrastano l’iniziativa del Comune di realizzare il cavalcavia, seppur accompagnata da cartelli con scritte rientranti nel decoro e nel rispetto altrui, o l’esposizione di bandiere pensiamo davvero possano influenzare la decisione di alcuni consiglieri all’atto di esprimere il proprio voto, tenendo conto che nella precedente assise gli stessi erano stati ammessi? La legge ha valore relativo a determinate circostanze o deve essere applicata sempre? Come spiegare il fatto che il Presidente del consiglio vieta ai giornalisti, nell’esercizio inderogabile e costituzionale del loro diritto di cronaca, di scattare fotografie a partire da metà seduta comunale. Forse le foto fatte in precedenza erano più belle? Oppure bisogna pensare sia un comportamento atto a mostrare un potere conferito dalla carica e che in realtà non avrebbe ragione di esistere di fronte una semplice testimonianza fotografica che va a fare da cornice al pezzo scritto? Resta il fatto che alcuni comportamenti sono stati e sono inaccettabili agli occhi dei cittadini come del resto altre cose sembrano essere inspiegabili, come ad esempio il fatto che il consigliere Pollastrelli, alternando momenti di presenza a lunghe assenza durante il dibattito, al momento della dichiarazione di voto affermi: ” Fli si dichiara favorevole al progetto “, senza aggiungere motivazioni politiche e personali alla scelta. Non è forse diritto del cittadino sapere il perché si vota a favore o contro e dovere istituzionale motivare le proprie scelte? Verrebbe da pensare che quando le motivazioni mancano, è meglio trincerarsi dietro il voto istituzionale. Per finire con la consigliera Biritognolo colta sembrerebbe a sonnecchiare durante la seduta e improvvisamente destarsi al momento del voto. Quanto avrà capito della discussione? Insomma comportamenti al quanto bizzarri da parte di chi questa città dovrebbe tenerla a cuore.

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