CARTA INTESTATA DEL COMUNE PER FARE CAMPAGNA ELETTORALE: DAL PD UN ATTO D’ACCUSA AL PDL

silenzi1La carta intestata del Comune di Civitanova con tanto di firma del sindaco Mobili per fare campagna elettorale. E’ questa una delle tante scorrettezze messe in atto dal centro destra che secondo il segretario del Pd di Civitanova Giulio Silenzi, denota “ disperazione, prepotenza e poca serietà. Capisco -ha detto Silenzi nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti Francesco Micucci, Giorgio Palombini, Gustavo Postacchini e Giuseppina Bruno- che al primo giro i risultati siano stati per loro traumatici. Non avevano percepito la frana elettorale. Ora dopo la loro assenza dalla campagna elettorale hanno iniziato ad affannarsi in questi ultimi giorni anche a dispetto delle regole. Non si può utilizzare la carta intestata del Comune, un’Istituzione che è di tutti, per fare campagna elettorale e facendone pagare le spese alla collettività.” Ma non solo questo. “La notte scorsa -ha proseguito Silenzi- sono stati coperti i nostri manifesti. Questi sono gesti disperati e inutili perché la parte non fanatica dell’elettorato respingerà la prepotenza di chi non ha capito il messaggio dei cittadini.” Silenzi è poi tornato su alcuni punti importanti che interessano la città: “sull’uso dell’area dell’ex Liceo sono contento che abbiano fatto marcia indietro sulla vendita. Ora però si ascolti il quartiere.” Per quanto riguarda la questione del cavalcavia il segretario ha informato la stampa che il parlamentare del Pd Luciano Agostini ha presentato un’interrogazione al ministro perché venga chiarito una volta per tutte se ci sono i soldi e qual è il livello progettuale. “Alla Quadrilatero – ha puntualizzato Silenzi- chiediamo uno studio per valutare, al posto del viadotto, opere compensative come il ponte su via Einaudi e la complanare per migliorare la viabilità sulla statale e decongestionare il traffico nei quartieri che si affacciano sulla Statale 16. Per quanto riguarda la bonifica del Basso Bacino del Chienti, c’era l’accordo di programma con tutti gli enti interessati e c’erano i fondi europei per partire. In questi due anni però non si è fatto nulla. Capponi e Mobili non sono stati in grado di prendere nemmeno un euro dal Ministero.” Sulla Chiesa di San Marone è intervenuto Giorgio Palombini il quale ha chiesto al Sindaco di “portare il piano di lottizzazione, da due anni chiuso nei suoi cassetti i Consiglio Comunale. Mobili afferma che ci sono 460 mila euro per la Chiesa ma non dice di aver dato priorità 2 il che tradotto vuol dire che sono soldi virtuali”.

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