CAMERINO: IL FUTURO DEL TARTUFO È NEL CONSORZIO

Quali vantaggi ci sono in un consorzio di valorizzazione del tartufo? A questa importante domanda per valutare le opportunità di sviluppo del settore nell’Alto maceratese risponde lunedì 3 ottobre nella sala degli Stemmi del Palazzo Ducale di Camerino, il prof. Adriano Propersi, docente di “Economia delle Aziende pubbliche e delle organizzazioni non profit” all’Università Cattolica di Milano e collaboratore de “Il Sole 24 Ore”.
La tavola rotonda dal titolo “Tartufo: quale futuro?” è organizzata nell’ambito del progetto Unicam “Valorizzazione del Tartufo dell’Alto Maceratese”, cofinanziato da Camera di Commercio di Macerata e Comunità Montana Marca di Camerino e diretto dal prof. Andrea Catorci, della Scuola di Scienze Ambientali dell’Ateneo camerte.
Dopo la formazione da parte di Maraviglia Travel di pacchetti turistici relativi al tartufo che saranno presentati nel prossimo mese e l’incontro del primo aprile con Marco Gatti del club Papillon sulle Denominazioni Comunali, vera carta d’identità di un Comune legata ad un prodotto, entra nella terza fase il progetto Unicam. Si guarda al futuro e si valutano gli scenari possibili, confrontando esempi virtuosi di associazioni di produttori e ristoratori, con Propersi, il massimo esperto nazionale dell’istituzione di consorzi, autore tra l’altro di numerose pubblicazioni sugli aspetti giuridici e amministrativi di organizzazioni non profit e aziende pubbliche.
L’incontro, coordinato dal direttore della Coldiretti di Macerata Assuero Zampini, con il presidente della Comunità montana Marca di Camerino Sauro Scaficchia, il vicepresidente della Camera di Commercio di Macerata Mario Volpini, il docente Unicam e promotore del progetto Andrea Catorci, apre un dibattito tra i rappresentanti degli enti e delle associazioni interessate che interverranno sui vantaggi offerti da un consorzio di valorizzazione del tartufo per lo sviluppo del territorio, dal marketing territoriale alla lotta contro le frodi alimentari passando per la promozione comune, e sulla condivisione delle modalità più idonee per la sua realizzazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *