CALA LA NEBBIA SULLO STADIO E… NON SOLO!

Cronache sportive da Palazzo Sforza. Colpi di scena a gogo nella settimana appena trascorsa, aperta dalla rimozione dei canestri dal campetto di basket della casa ex balilla. In zona Cesarini è arrivata anche la chicca del giallo della lettera (mancante) al presidente della Federcalcio Tavecchio. Il sindaco, che l’ha più volte sbandierata come trofeo davanti agli ultras mentre la Civitanovese sprofondava in prima categoria, ora non se la ritrova. Tra gli atti ufficiali protocollati in Comune non c’è. Si sarà persa da qualche parte, insieme ai curriculum dei duecento poveretti che hanno concorso alla selezione per lo staff dove il risultato era stato deciso a tavolino. Cartellino rosso per Ciarapica. Che invece sta giocando, meglio, un’altra partita e in ballo ci sono la storia della Civitanovese e il suo stadio. Il sindaco vuole demolire il Polisportivo per fare una Cittadella dello sport vicino al palazzetto. In riva al mare, dice, ci vedrebbe bene un villaggio turistico. Alias, cemento. Manco di questo progetto, come della famosa lettera, si trova traccia a Palazzo Sforza. Non stava nemmeno nel programma elettorale della destra tirare giù il polisportivo. Ma, Ciarapica è sceso in campo nella squadra delle ruspe e ha nascosto la formazione e così chi sta dietro a questa storia non si sa. Si immagina, magari, che aver fatto sprofondare nei bassifondi la Civitanovese con una serie di pasticci della dirigenza Profili possa essere stata una strategia per declassare il calcio rossoblu, svilire il ruolo del polisportivo per scommettere su partite immobiliari. E Profili potrebbe anche emergere dagli spogliatoi con la maglia di un’altra squadra, quella della società che sta gestendo il palazzetto dello sport. Vedremo, perché intanto sta calando un sacco di nebbia sul campo e la visibilità è sempre più scarsa. Sarà meglio accendere i riflettori. Sul polisportivo, e non solo.

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