Niente carri a Carnevale. Resta in garage il carrozzone-Ciarapica. Peccato perché s’erano preparati per tempo a sfoggiare il gruppo ‘Biancaneve e i sette nani’ (della politica), rivisitato all’occorrenza perché ognuno si sentisse a suo agio dietro la maschera. Nel ruolo dell’ingenua giovinetta la consigliera Rossi, obtorto collo pare, perché aveva già pronto il vestito da slot machine. Il sindaco Ciarapica avrebbe sfoggiato il costume da alberello piantato da Cognigni vestito da shampo, con annessa folta chioma sintetica spuntata in fronte. Addobbato da giostraio senza autorizzazioni Borroni. Aveva scelto un bellissimo costume da Btp l’assessora al bilancio Belletti, in omaggio alle manovre finanziarie dell’Atac con sei milioni di euro dei civitanovesi. Troiani non sarebbe stato della partita perché lui il Carnevale lo trascorre a Cascinare, dall’amico Francé vestito da Papa. Carassai si interpreta da solo senza bisogno di travestimenti. Del duo Capponi-Gabellieri non si hanno invece notizie. Le hanno informate che il carro non sfila più, ma stanno ancora accapigliandosi per contendersi l’unico ruolo rimasto, quello della mela avvelenata. Era rimasto a piedi il presidente del consiglio Morresi. Per lui nessun posto sul carrozzone, ma non ha nemmeno una scrivania in municipio. Voci di corridoio dicono mirasse ao panni di nano Pisolo. Purtroppo non vedremo questa allegra brigata sferragliare in città. Da Palazzo Sforza hanno deciso: niente carri a Carnevale perché così vuole la politica del nuovo umanesimo di destra, foggia dialettica tardo rinascimentale che sottende il modernissimo ‘non siamo stati capaci di organizzare una cippa di sfilata’. Ma, niente paura. Chi ama i tradizionali riti carnascialeschi può scegliere le feste organizzate dai comuni vicini, oppure recarsi a Palazzo Sforza dove, tra feste e movida, tra sprechi e baccanali, sfila tutto l’anno il Carro del Potere.
Di Robespierre
BIANCANEVE E I SETTE NANI…DELLA POLITICA
