BENI CULTURALI: IL MINISTRO ORNAGHI, FONDI QUANDO CULTURA SERVE SVILUPPO

“Laddove, come indicato dal premier Monti, si è concretamente mostrato come la cultura sia necessaria per lo sviluppo, sono state concesse risorse. Se la cultura avrà altri fondi, credo che alcune situazioni importanti come quella di Loreto possano essere felicemente impostate”. Questa la risposta del ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi all’arcivescovo delegato pontificio di Loreto mons.Giovanni Tonucci, che in un incontro al termine del solenne pontificale per la festa della Natività di Maria, aveva sottolineato la necessità di interventi di restauro per l’ingente patrimonio artistico della Santa Casa. “Abbiamo aperto una sottoscrizione per il restauro della Sala del Pomarancio – ha detto Tonucci – che costituisce un immenso capitale in affreschi, stucchi e materiali lignei, ma i fondi non bastano per iniziare i lavori. Crediamo che chi più ha più debba dare”. “Mi sono sentito in colpa – ha scherzato Ornaghi – quando Tonucci ha lamentato la carenza di risorse, ma quando ha aggiunto che chi più ha più deve dare, il senso di colpa è passato perché il Ministero ha zero. Confido tuttavia nella possibilità di reperire risorse da altre fonti e in altre forme per soddisfare le esigenze di questa città, che siano funzionali al suo sviluppo. Il passaggio in questi luoghi, così ricchi di storia e cultura – ha concluso – lascia il segno”. A Loreto il ministro ha acceso la Lampada per l’Italia, simbolo delle suppliche dei pellegrini alla Madonna per il bene della nazione.

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