È la settimana del derby in casa Naturino. Con un Gotti ancora ingessato ed in attesa dei provvedimenti disciplinari che colpiranno verosimilmente Principi, espulso a Livorno, la squadra ha ripreso ad allenarsi per essere al meglio domenica pomeriggio (ore 18) per la sempre calda sfida contro la Officine Creative Montegranaro. Un derby fondamentale in chiave salvezza, con la Supernova che precede di 4 punti la Virtus in classifica, del quale parliamo con Marco Caldarelli, veterano playmaker e leader silenzioso degli aquilotti.
Marco, torniamo un passo indietro, alla trasferta di Livorno. 30 minuti buoni, poi?
“Poi abbiamo p
agato 3-4 brutte scelte in attacco e una volta preso un break, considerando il punteggio basso, il valore della squadra avversaria e la pesantezza della trasferta, non siamo riusciti a recuperare. Comunque è innegabile che da due settimane la squadra abbia cambiato faccia, adesso siamo una squadra. Per vincere dobbiamo fare le cose giuste al momento giusto, affrontando ogni allenamento come la finale di Coppa del Mondo.
La partita di domenica contro la Officine Creative è un crocevia cruciale per il prosieguo della stagione.
Importante come tutte le altre da qui alla fine del campionato. Per noi, comunque, è più importante cosa riusciamo a fare nell’avvicinamento alla partita della domenica.
Quali sono i punti di forza dei bianconeri?
Ovviamente dovremo cercare di limitare il loro pick’n’roll, dal quale innescano tutto, arginare il gioco spalle a canestro di Nobile ed il tiro piedi per terra di Contigiani. Poi è un derby, è sempre una partita particolare.
A 40 anni abbondanti, Marco Caldarelli ci pensa a quando finirà la sua carriera?
Ho avuto qualche problema fisico, ma da un paio di settimane riesco ad allenarmi regolarmente e andando avanti con l’età questo aspetto è fondamentale. Quando andrò avanti non lo so ancora, sicuramente mi renderò conto io quando il fisico non ce la farà più. Io ancora mi diverto tantissimo ma credo che alla mia età l’aspetto cruciale sia quello fisico, specie in un girone estremamente agonistico e fisico come quello di quest’anno. Ancora vado in campo con entusiasmo, a maggior ragione più si avvicina la fine della stagione, pensando che ogni partita, ogni allenamento potrebbe essere uno degli ultimi.