Nei primi nove mesi del 2011 la ripresa dell’economia marchigiana è stata “flebile e incerta”. Lo dice l’Aggiornamento congiunturale dell’Economia delle Marche, reso noto oggi dalla Banca d’Italia, sede di Ancona. Dopo un debole recupero dell’attività nel primo semestre, “il quadro congiunturale si è rapidamente deteriorato tra l’estate e l’inizio dell’autunno. Per i prossimi mesi, le attese delle imprese intervistate da Bankitalia sono improntate al pessimismo”. Secondo l’indagine della Banca d’Italia, nel primo semestre la dinamica della produzione è risultata “superiore alla media per l’industria calzaturiera e per la meccanica, inferiore per i mobili e gli elettrodomestici”, e ci sono ‘difficolta’ significative” per le piccole imprese. “Le esportazioni sono cresciute, ma meno che nel resto d’Italia. Gli investimenti hanno ristagnato e anche i piani formulati dalle aziende per il prossimo anno sono modesti”.
Sono diminuite le transazioni nel mercato immobiliare e la produzione dell’edilizia. E’ sceso il numero di occupati, soprattutto nell’industria, tra gli uomini e i lavoratori autonomi, ed è cresciuto il tasso di disoccupazione”. Dopo un’accelerazione nel primo semestre, la crescita del credito bancario è tornata a indebolirsi nei mesi estivi, riflettendo il rallentamento dei prestiti alle imprese. I finanziamenti alle famiglie hanno subito una graduale decelerazione, secondo una tendenza in atto da vari anni. “Il tasso di ingresso in sofferenza è leggermente sceso, rimanendo comunque su valori superiori a quelli osservati prima dell’insorgere della crisi”. Invariati invece i depositi delle famiglie.