BANDIERA BLU, CHI GIOISCE E CHI SI AFFLIGGE

image100Una in più una in meno, chi gioisce, chi si affligge. È tempo di consegna del vessillo color del mare, la bandiera blu che blasona le località turistiche sia costiere che lacustri assegnata ogni anno dalla Fee, la Fondazione Internazionale per l’Educazione Ambientale che si prefigge l’obbiettivo di diffondere le buone pratiche ambientali attraverso attività di educazione, formazione e informazione.
140 in tutta Italia, erano 135 lo scorso anno. 15 new entry, 10 esclusioni, di cui una marchigiana Porto Recanati. La nostra regione perde il secondo posto nella classifica, dove primeggia la Liguria con 20 bandiere, seguita dalla Toscana con 18 e terza le Marche con 17.
Ogni anno a ogni consegna si rinnovano polemiche sulla scarsa validità del riconoscimento che sembra andare in contrasto con altre classifiche come quella stilata da Legambiente “Guida Blu” che premia con le 5 Vele molte spiagge ad esempio della Sardegna, che scarseggia invece in Bandiere Blu avendone ricevute soltanto 6.
Va ricordato allora, anche se può non essere bastante, che per ricevere la fatidica Bandiera i parametri sono molteplici, non si limitano all’acqua cristallina.
La voce che garantisce più punteggio è la gestione dei rifiuti, a cui fa seguito la cura della spiaggia, preferibile che sia dotata di servizio di assistenza, e stabilimenti attrezzati per l’abbattimento delle barriere architettoniche e di aree attrezzate per accogliere i cani.
Hanno inoltre un peso importante nella valutazione complessiva le iniziative volte a educare alla sostenibilità ambientale e su questo aspetto forse molto spesso sfugge il grande lavoro che viene fatto nelle scuole con i bambini. Per Civitanova sicuramente ha influito la bonifica dell’area del “panettone” che ha restituito alla città una grande parte di spiaggia.
Poi nella graduatorie è la volta delle acque, sia per la balneazione che per la depurazione, delle strutture ricettive, dell’efficienza energetica.
È il Coordinamento Internazionale della FEE che verifica a campione la veridicità delle informazioni ricevute, può richiedere ulteriore documentazione e se lo reputa necessario si reca direttamente nei comuni a controllare.
L’esclusione di un comune come Porto Recanati, che della Bandiera Blu si è fregiato per tanti anni e al quale auguriamo di tornare a fregiarsi, forse può confermare la ponderatezza delle scelte.
Felici quindi per la conferma alla nostra città dell’ormai undicesimo riconoscimento, ma felici anche per Senigallia, che sia di buon auspicio per una rapida ripresa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *