AZIENDA TEATRI SVUOTATA, PROSSIMO L’ADDIO…

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L’amministrazione comunale ridimensiona di molto l’Azienda Teatri. Evidentemente è il primo passo verso lo scioglimento perché non si giustifica un’azienda che costa e fa molto poco. Lo hanno deciso il sindaco Ciarapica e l’assessore Maika Gabellieri. Nel bilancio 2019 l’azienda che si occupa di cultura e spettacolo verrà svuotata di molte delle sue funzioni, destinataria di un finanziamento di poco superiore ai costi di gestione e funzionamento annui, il che significa vanificare una struttura che nei decenni aveva conseguito esperienza e autonomia proprio quella autonomia che non piace alla Gabellieri. Una strategia che passa attraverso la decisione di togliere ai Teatri le principali manifestazioni del cartellone culturale, festival Civitanova Danza, Popsophia e il convito cioe’ la stagione teatrale. Sembra un assurdo che l’azienda teatri non organizzi la stagione teatrale e qui perciò verrebbe da dire che cosa ci sta a fare? Tutte iniziative che verranno gestite direttamente dall’assessorato (stiamo parlando di circa 400.000 mila euro che verranno tolti all’Azienda e messi nei capitoli della Gabellieri). Cosi’ e’ stato riferito l’altro giorno in un incontro tra il Sindaco e i vertici dell’Azienda. Si realizza in questo modo quel disegno di ridimensionamento che è iniziato fin dall’insediamento dell’amministrazione Ciarapica e contro il quale si erano battuti i presidenti dei Teatri, prima Francesco Centioni e poi Silvia Squadroni, una resistenza la loro che si è conclusa con le dimissioni mentre sta portando avanti il mandato, nonostante i contrasti con la Gabellieri, l’attuale presidente Santori (stiamo parlando di tutti esponenti di Vince Civitanova che dovrebbe ora chiamarsi vince Gabellieri). Lo spostamento delle risorse verso l’assessorato della Gabellieri sterilizza l’azienda Teatri e in qualche modo anche l’azione del nuovo direttore, la Gentili, evidentemente non gradita a Ciarapica e alla Gabellieri in quanto professionista qualificata e autonoma. Da adesso in avanti sarà sempre più chiaro che sara’ la Gabellieri a gestire programmi e risorse senza dover rendere conto a nessuno e al di la’ delle spese e delle scelte vi sara’ un problema di maggiori costi legati all’imposta sul valore aggiunto.

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